Morirono cadendo da un traliccio a Mazara, 5 condanne per omicidio colposo

redazione

Morirono cadendo da un traliccio a Mazara, 5 condanne per omicidio colposo

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venerdì 25 Ottobre 2024 - 13:00

Una sentenza del Tribunale di Marsala del 16 ottobre scorso, ha condannato cinque persone per omicidio colposo a seguito di un incidente sul lavoro avvenuto a Mazara del Vallo nel febbraio 2017. Le vittime sono state due lavoratori, Giuseppe Romeo e Vincenzo Miraglia, deceduti durante lo smontaggio di un’antenna. Il fatto si è verificato nell’ambito di un appalto commissionato da Telecom Italia e Comtel e da questa subappaltato a RomeOtel, avente ad oggetto la manutenzione e il rimontaggio di un’antenna Monocone Granger 1794. Romeo e Miraglia nel corso dei lavori si trovavano sul traliccio portante dell’antenna ad un’altezza di 18 metri fino a quando sono caduti schiacciati dal peso del traliccio. Da qui le indagini condotte dal Commissariato di Polizia di Mazara e dal Servizio di Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro dell’Asp di Trapani sotto il coordinamento della Procura di Marsala.

L’esito dibattimentale in Tribunale ha consentito di accertare in primo grado che l’omicidio colposo è avvenuto in violazione di norme sulla sicurezza del lavoro. E’ stato accertato che la squadra di operai era priva almeno in parte della competenza tecnica richiesta, i documenti a supporto dei lavori da eseguire erano inadeguati allo scopo e solo formalmente adottati e non c’era neppure la supervisione e presenza del coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione e del responsabile dei lavori.

Le 5 persone condannate in primo grado sono: Fabrizio Silvestri, committente dei lavori per Telecom Italia condannato a 2 anni e 6 mesi di reclusione; Francesco Lupo, progettista e direttore dei lavori, coordinatore della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione per Telecom Italia, condannato a 3 anni e 6 mesi di reclusione; Luca Bersani, legale rappresentante di Comtel S.p.a. e datore di lavoro fino al 1° dicembre 2016 condannato a 3 anni di carcere così come Vincenzo Cassese per le stesse qualifiche; Lucia Priore, responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione di Comtel condannata a 3 anni. Tutti invece sono stati assolti dall’imputazione del reato di lesione personale colposa ai danni di Domenico Firriolo, perchè il fatto non sussiste.

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