L’estate marsalese è anche riflessione, preghiera e spiritualità…

redazione

L’estate marsalese è anche riflessione, preghiera e spiritualità…

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venerdì 09 Agosto 2024 - 07:00

L’estate marsalese è all’insegna della spiritualità e della riflessione grazie ad un sacerdote, don Sergio De Vita, un uomo di Dio che, nonostante il caldo, segue l’esempio di Gesù, buon pastore che continua a pascere le sue ‘pecorelle’, coinvolgendo centinaia di fedeli nei cortili delle contrade marsalesi di Addolorata, Dammusello, San Giuseppe Tafalia, Colombaio Lasagna. Giuseppina Caradonna racconta le serate di preghiera e riflessione:

“La sera, avvolti da un vento fresco e leggero, il sacerdote con i suoi fedeli,  sempre più numerosi, recita il santo rosario tanto raccomandato dalla madre celeste per chiedere la pace, minacciata da venti di guerra che che spirano qua e là sul pianeta, destando non poche preoccupazioni; poi a seguire, la celebrazione della santa messa. Un clima di preghiera e raccoglimento anche i martedì di luglio e agosto, nel piazzale della chiesa di contrada Spagnola, dove si adora Gesù Eucaristia. Mentre, i cortili, dopo la messa, diventano luoghi di “agape fraterna”, semplici location ricchi, nel contempo, di calore umano. Il tutto condito dal vociare dei bambini che si rincorrono festanti e felici. Una chiesa in uscita, come suggerisce il nostro vescovo Angelo Giurdanella. Una lodevole e intelligente iniziativa – continua Caradonna – che sta registrando  una partecipazione massiccia di persone che si raccolgono in un religioso  silenzio adorante, dinanzi a Colui che si è fatto “Servo per amore” e, umilmente si rende presente con il suo corpo e sangue in un pezzo di pane, l’ostia  consacrata. Un’ora di adorazione preceduta dal rosario, un pezzo di cielo, a detta di tutti, un assaporare le cose dello Spirito che, fanno tanto bene al cuore. Il tutto si svolge in una cornice crepuscolare e, magnificamente preparata da un pugno di fedeli collaboratori del parroco. Una missione estiva che si concluderà a fine agosto e che lascia già  il segno nel cuore di chi, per motivi diversi, ascolta, come la folla di duemila anni fa, la voce del maestro di Galilea, che risuona feconda nel cuore dei presenti e porterà  a ciascuno copiosi frutti. Una folla che ha scelto il ristoro, il refrigerio  di Cristo, la parte migliore che non le sarà  tolta. Un plauso dalla comunità marsalese a questo straordinario ed umile sacerdote don Sergio, nonché al suo concelebrante don Nicola Altaserse”.

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