In Sicilia non si guarisce dal Covid. L’Assessorato regionale invia circolare alle Asp

redazione

In Sicilia non si guarisce dal Covid. L’Assessorato regionale invia circolare alle Asp

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domenica 20 Marzo 2022 - 09:54

Un problema diffuso in Sicilia, lo si nota spesso col dato dei guariti, è che dal report della Regione sembra che i negativizzati non vengano aggiornati spesso.

Il sospetto in Assessorato è nato guardando le statistiche della provincia di Caltanissetta: la metà della popolazione contagiata dal Covid non risultava ancora guarita ma difatti lo era.

Da un giro di controllo, il dirigente generale dell’assessorato regionale alla Sanità, Mario La Rocca, ha scoperto che sull’isola è un problema diffuso, ed ha inviato una circolare alle Aziende sanitarie provinciali: i numeri vanno allineati subito.

Se guardiamo alla Provincia di Trapani, ad esempio, ci sono giornate in cui non si segnalano guariti, o solo uno o due, e un giorno solo della settimana in cui vengono conteggiati oltre mille o duemila guariti, probabilmente perchè il dato viene aggiornato ogni settimana.

Insomma, nelle province di Palermo e Catania le percentuali dei non guariti rispetto al dato degli attualmente positivi è rispettivamente al 7 e all’11%, dati più reali ma lontani dalle percentuali delle altre province, infatti Caltanissetta è al 50%, Ragusa al 40% e in altre province al 30% dei positivi. Indubbiamente strano.

La Sicilia con circa 220 mila attualmente positivi è al primo posto in Italia. Quasi il doppio della Lombardia che si ferma a 124 mila o poco più. Regioni come Piemonte ed Emilia Romagna, che si avvicinano per numero di abitanti alla Sicilia, contano meno di un quarto degli attualmente positivi siciliani.

Insomma è come se i siciliani facessero più fatica a guarire. Ma non è così.

Ora però c’è maggiore allerta, soprattutto dopo lo scandalo dei dati falsi inviate dalla Regione all’Istituto superiore di Sanità e al ministero della Salute a Roma e per la quale sono indagati l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, la dirigente Maria Letizia Di Liberti ed altri soggetti coinvolti.

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