Nuova importante operazione sul fronte ambientale a Marsala. Il Nucleo di Polizia Giudiziaria e Ambientale della Polizia Municipale di Marsala, diretto dal Comandante Vincenzo Menfi, di concerto con la sezione territoriale di Trapani dell’Arpa, al termine di una complessa e articolata attività investigativa coordinata dal sostituto procuratore di Marsala Maria Milia, ha eseguito provvedimenti di perquisizione e sequestro nei confronti di un’azienda operante nel campo dello smaltimento di materiale plastico.
Ingenti quantità di rifiuti interrati di natura e provenienza oscura, occultati da barriere di materiale terroso, sono stati scovati dagli agenti nel corso di una mirata attività ispettiva svoltasi nei cunicoli sotterranei in contrada Scacciaiazzo. Impressionanti le foto scattate durante l’attività di perquisizione.
Altre considerevoli quantità di rifiuti smaltiti in modo irregolare, compreso materiale plastico annerito proveniente verosimilmente da impianti serricoli, sono state poste in sequestro, nel contesto di una vasta area degradata nella quale sono stati accertati anche veicoli dismessi nonché capannoni fatiscenti, taluni con coperture in eternit, in alcuni dei quali erano state collocata rilevanti quantità di ballette precedentemente destinate alla coltivazione dei funghi e attualmente fuori ciclo produttivo, all’interno di ampi locali con coperture precarie e fatiscenti.
A questo punto si rende necessaria anche un’indagine sulla qualità dell’aria per verificare la presenza di particelle volatili nocive per la salute umana, tenuto conto che già in precedenza il sito era stato oggetto di fenomeni di combustione che hanno attirato l’attenzione degli inquirenti. Verranno effettuate anche verifiche sulla falda acquifera per avere un quadro più completo del danno ambientale prodotto. Il versante sud di Marsala, com’è noto, presenta diverse cave, in passato utilizzate per l’estrazione del tufo e in gran parte dismesse, che verosimilmente potrebbero essere state utilizzate in più occasioni per l’interramento di rifiuti. C’è dunque il rischio che quanto emerso intorno al sequestro operato adesso in contrada Scacciaiazzo possa essere solo la punta dell’iceberg di un fenomeno più esteso e articolato, con evidenti rischi per la salute pubblica. Il pensiero, in tal senso, va ad altre inchieste effettuate nelle regioni del Sud Italia, tra cui quella che in Campania ha fatto luce su quanto accaduto nella cosiddetta “Terra dei fuochi”.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito di una più ampia attività di indagine svolta dalla Polizia Municipale di Marsala, sotto la guida del comandante Vincenzo Menfi, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Marsala diretta dal Procuratore Capo Vincenzo Pantaleo.
Un’attività che ha consentito recentemente di porre in sequestro altre vere e proprie bombe ecologiche, dando impulso ad una rilevante azione di contrasto nei confronti di macroscopici illeciti ambientali, finalizzata al ripristino di una corretta igiene ambientale nel territorio.
Azienda anonima .