La Commissione Via del Ministero dell’Ambiente ha emesso il parere sul ripristino della tratta ferroviaria Palermo-Trapani via Milo e ha escluso l’assoggettabilità a Via dell’opera. A darne notizia è l’assessore regionale alle infrastrutture Marco Falcone, che più volte aveva denunciato lo stallo dell’opera da parte del governo nazionale: “A settembre eravamo scesi in piazza, assieme a cittadini, sindacati e più di dieci sindaci del Trapanese, per chiedere la fine di una mortificazione infrastrutturale che, per la Sicilia, dura da quasi otto anni. Evitando questo nuovo passaggio burocratico, possiamo guardare al 2021 con rinnovata fiducia: l’anno prossimo dovrà essere quello dell’avvio dei lavori di ripristino e ammodernamento della tratta”.
L’annuncio di Falcone segue l’ultima interlocuzione con il presidente uscente della Commissione Vas-Via-Aia del Ministero dell’Ambiente, Luigi Boeri, e la pubblicazione del parere dell’organismo sulla verifica di assoggettabilità a Via del ripristino della ferrovia Palermo-Trapani via Milo.
“La via Milo – prosegue Falcone – è chiusa dal 2013 per frane, costringendo i treni a fare un tragitto di oltre quattro ore, passando da Castelvetrano, per collegare Palermo e Trapani. Con Rfi abbiamo lavorato per sbloccare i lavori da ben 144 milioni per ripristinare la ferrovia e 72 milioni per l’elettrificazione, ma l’opera era stata purtroppo rallentata dalle lungaggini della burocrazia. Ecco perché, recependo le aspettative del territorio con la protesta alla stazione dismessa di Segesta, il Governo Musumeci aveva portato il caso della Palermo-Trapani alla ribalta nazionale come emblematico delle difficoltà che si incontrano per realizzare le grandi opere che servono al Paese. Adesso – conclude l’assessore alle Infrastrutture – aspettiamo il decreto del ministro Sergio Costa e quindi Rfi potrà bandire celermente l’appalto dell’opera già nel 2021, affinché si consegni il ritrovato collegamento ferroviario fra Palermo e Trapani entro il 2023”.