Il giudice di Marsala condanna il Comune perché ha cambiato l’orario di lavoro di un dipendente

redazione

Il giudice di Marsala condanna il Comune perché ha cambiato l’orario di lavoro di un dipendente

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venerdì 19 Giugno 2020 - 19:52

Accolto il ricorso dinnanzi al giudice del Lavoro Andrea Marangoni presentato da un lavoratore del comune di Marsala difeso dall’avvocato del Foro Lilybetano Pietro Cavasino.

Con contratto stipulato in data 22 novembre 2010, il dipendente otteneva la trasformazione del rapporto di lavoro con il comune di Marsala da tempo pieno a tempo parziale, concordando con l’Amministrazione una determinata articolazione oraria e stabilendo preventivamente i giorni e le ore in cui l’attività doveva essere svolta.

Successivamente, con una determina dirigenziale, il comune di Marsala disponeva, in via del tutto unilaterale (senza il consenso del lavoratore), la modifica dell’orario e dei giorni di lavoro contrattualmente pattuiti. il dipendente ha ritenuto la modifica pregiudizievole.

Il difensore ha diffida il comune a ripristinare l’originaria articolazione oraria contrattualmente pattuita ricevendo risposta negativa.

Il lavoratore tramite il suo legale si è rivolto al Giudice del Lavoro il quale ha accolto integralmente le argomentazioni difensive e dichiarato la nullità della determina dirigenziale, ordinando al Comune di Marsala il ripristino dell’orario di lavoro originariamente pattuito tra le parti e condannando il comune alle spese processuali e al pagamento del legale di parte avversa per un totale di oltre 3.400 euro.

“Esprimo soddisfazione per l’esito del procedimento – ci ha detto l’avvocato Pietro Cavasino -, la modifica unilaterale dell’articolazione oraria da parte del comune di Marsala era stata disposta in violazione alle fondamentali normative di settore. Correttamente il Giudice, accogliendo integralmente le argomentazioni difensive, ha quindi dichiarato la nullità della determina modificativa dell’articolazione oraria e, per l’effetto, ha ordinato al Comune di Marsala il ripristino dell’orario di lavoro precedentemente pattuito tra le parti.”.

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