L’ambiente e il clima sono stati i protagonisti dello sciopero mondiale per il Futuro, tenutosi in numerose città con la partecipazione di cittadini, studenti, associazioni, rappresentanti delle istituzioni. A Marsala, nel pomeriggio, la centrale Piazza della Repubblica è tornata ad essere luogo di riflessione, denuncia e proposta, grazie alla presenza del Circolo Arci Scirocco e del circolo Marsala – Petrosino di Legambiente.
Nell’occasione, Arci Scirocco ha voluto sensibilizzare la città sul futuro dello Stagnone.
“Ad oggi – scrivono gli attivisti del circolo – sono tanti i problemi che affliggono la Riserva della Laguna dello Stagnone, primo classificato dei “Luoghi del Cuore” 2015 (censimento promosso dal FAI, che sollecita le Istituzioni locali e nazionali competenti affinché riconoscano il valore del patrimonio artistico e ambientale e mettano a disposizione le risorse necessarie per il recupero di uno o più luoghi segnalati): il più serio è il rischio del prosciugamento della laguna a causa della progressiva chiusura della bocca nord, causata dall’accumulo di detriti provenienti dal fiume Birgi che non permettono il ricambio dell’acqua. Vi sono inoltre innumerevoli episodi di abuso del territorio, noncuranza ambientale e non ultimi, il progetto di acquacoltura Aqua.sal, sostenuto dall’amministrazione comunale (a proposito del quale esistono ancora dei dubbi, per via del possibile rischio che un simile impianto comprometta il delicato equilibrio della Laguna dello Stagnone) e la delibera del Comune che, se votata favorevolmente dal Consiglio, permetterà l’installazione di un chiosco ogni cento metri lungo la costa della laguna. Lo Stagnone di Marsala, è un gioiello, un patrimonio naturale ed archeologico unico che si vorrebbe addirittura Patrimonio dell’Unesco; è un luogo magico, fuori dal tempo, un paesaggio naturale suggestivo, mozzafiato, di rara bellezza per i suoi colori, i profumi, per i ritmi lenti delle onde del mare che dolcemente cullano le piccole barche da pesca, per le emozioni che suscitano i tramonti, per le sue bianche saline con i mulini a vento, per la sua storia. Riteniamo necessari due tipi di intervento: vogliamo promuovere una tavola rotonda, un incontro con i cittadini, esperti del settore, amministrazione comunale per discutere del futuro della Riserva, bene comune della popolazione lilibetana e vogliamo inoltre costituire un comitato popolare”.
Il circolo Arci Scirocco, inoltre, ha annunciato di voler aderire alla Marcia contro il cambiamento climatico e contro le grandi opere inutili, che si terrà a Roma il 23 Marzo insieme ai comitati, i movimenti, le associazioni e i singoli per l’inizio di una nuova mobilitazione e per la salvaguardia del Pianeta.