Noi non sappiamo che reazione potremmo avere se di notte (ma anche di giorno) qualcuno entrasse a casa nostra magari armato di un piccone, per tentare di rubare. Certo se poi fossimo armati con una pistola anche se regolarmente detenuta… E’ questo che pensiamo ogni volta accadono fatti come quello di Monte San Savino vicino ad Arezzo, dove un gommista ha sparato 5 colpi uccidendo un ladro. Si è saputo poi che era stato oggetto di decine di tentate (alcuni riuscite) rapine e che da anni dormiva all’interno della sua attività. C’è la legge sulla legittima difesa (e sul suo eventuale eccesso), deciderà la magistratura. Vogliamo però, molto brevemente, soffermarci su aspetti che ci colpiscono. Dove erano le forze dell’ordine quando il gommista denunciava con frequenza che pensiamo allarmante, le rapine (o le tentate)? O tutti i ladri del circondario ce l’avevano con lui, o le forze proposte a farlo non sono mai riuscite ad acchiappare i presunti ladri. Quando e se lo hanno fatto, c’è sempre stato un giudice, in punta di diritto, che li ha messi subito fuori. Accade anche dalle nostre parti. In Italia non è facilissimo come negli Stati Uniti, comprare un’arma. Noi riteniamo che sia giusto così. Ma ogni volta, come hanno fatto ieri politici e colleghi, che accade un fatto del genere, c’è la corsa ad invitare il Parlamento a fare con una legge per rendere più semplice acquistare un pistola. Come nei film americani, dove l’offeso si fa giustizia da solo. Infine noi siamo da sempre convinti che le istituzioni e gli uomini che le rappresentano debbono stare vicini ai cittadini. Ma il ministro degli interni Matteo Salvini se la poteva risparmiare la telefonata al gommista. Ci penserà la magistratura a prendere i giusti provvedimenti a suo carico, rispettando la legge che è ancora in vigore. I responsabili del governo preparino i provvedimenti e se hanno da parlare con qualcuno noi siamo pronti a fare un lunghissimo elenco di quanto vorrebbero sentirli vicini.
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