Sanità siciliana, nuove assunzioni e stabilizzazioni: duemila contratti nel 2026

redazione

Sanità siciliana, nuove assunzioni e stabilizzazioni: duemila contratti nel 2026

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domenica 28 Dicembre 2025 - 15:21

Prosegue il percorso di rafforzamento degli organici nella sanità siciliana, avviato negli ultimi tre anni e destinato a proseguire anche nel prossimo futuro. Un cammino che ha già portato all’inserimento stabile di circa 11 mila lavoratori nelle aziende sanitarie dell’Isola e che, solo negli ultimi mesi del 2025, ha fatto registrare oltre 500 contratti tra proroghe e nuovi incarichi. Nel quadro complessivo vanno inseriti anche i medici stranieri, che hanno ormai superato quota 170 professionisti: sono entrati in servizio altri 12 camici bianchi, tra cui un medico cinese.

Guardando al 2026, le prospettive appaiono ancora più ampie. Secondo le stime, potrebbero essere almeno duemila le nuove unità contrattualizzate tra rinnovi dei precari, stabilizzazioni e assunzioni tramite concorso, coinvolgendo medici, infermieri, operatori sanitari e personale amministrativo. Il via libera è arrivato alla vigilia di Natale con un atto di indirizzo dell’assessorato regionale alla Salute, inviato a tutte le aziende sanitarie e ospedaliere della Sicilia. Il documento, firmato dal dirigente generale della Pianificazione strategica Salvatore Iacolino, rappresenta un passaggio chiave per assicurare il mantenimento dei Livelli essenziali di assistenza (Lea).

Ora spetterà alle Asp e ai presìdi ospedalieri analizzare nel dettaglio il proprio fabbisogno di personale e muoversi lungo le direttrici indicate dalla Regione. La priorità sarà data al rinnovo dei contratti a tempo determinato, fino a un massimo di un anno, con una deroga specifica per i medici, senza però escludere assunzioni a tempo indeterminato. L’indicazione è chiara: attivare tutte le procedure previste dalla normativa per il reclutamento dei dirigenti medici, attraverso mobilità e concorsi, così da fronteggiare le criticità e le persistenti carenze in diverse discipline. Un punto fermo riguarda l’utilizzo delle graduatorie già esistenti: non sarà possibile ricorrere a nuovi incarichi a termine per coprire posti vacanti laddove siano ancora valide graduatorie concorsuali, che dovranno essere utilizzate attingendo agli idonei.

Secondo gli uffici regionali, il provvedimento ha anche l’obiettivo di consolidare il personale in vista delle grandi sfide dei prossimi anni: dal raggiungimento dei target del Pnrr alla riorganizzazione delle terapie intensive e subintensive, fino alla digitalizzazione e al nuovo modello di assistenza territoriale, che passa attraverso Ospedali e Case di comunità, come previsto dalle linee guida nazionali.

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