Siamo già sotto Natale e il problema dei prezzi dei biglietti alle stelle torna come ormai una brutta tradizione. “Il caro voli da e per la Sicilia è determinato da un algoritmo che, nella sostanza, emargina i siciliani e le siciliane. Un sistema di calcolo che, puntualmente, soprattutto nei periodi di festa, decide aumenti vertiginosi e proibitivi che, di fatto, impediscono agli abitanti dell’Isola di muoversi liberamente, sia in entrata che in uscita, così come invece prevede la nostra Carta Costituzionale. E’ inaccettabile che un Milano-Catania (o viceversa) costi più di un volo intercontinentale e che, per raggiungere la Sicilia a prezzi modici, ci sia pure chi per risparmiare debba fare uno scalo all’estero prima di atterrare in Sicilia”. Lo dichiara il segretario regionale del Pd Sicilia e capogruppo Pd in commissione Trasporti alla Camera, Anthony Barbagallo, dopo il sit-in di ieri all’aeroporto Falcone-Borsellino di Palermo, organizzato dall’associazione “Nun si parti” con Cgil e Federconsumatori per protestare contro il caro voli.
“Tutto questo è frutto di una speculazione insopportabile – prosegue – da parte di tutte le compagnie aeree col silenzio, grave e complice, del governo Meloni, al solito debole con i forti e forte con i deboli. E che, con la scusa del libero mercato, ancora una volta se ne infischia della Sicilia e dei suoi abitanti, umiliati anche dal governatore Renato Schifani che pensa di risolvere tutto organizzando i treni della speranza, solo una goccia nel mare di coloro che, per lavoro, studio o motivi di salute, vivono oltre lo Stretto e almeno per le feste natalizie – conclude – vorrebbero far rientro a casa senza dovere spendere un capitale”.