Le piccole e medie imprese continuano a rappresentare un pilastro per lavoro e coesione sociale. In un messaggio rivolto all’assemblea della CNA, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella richiama la necessità di superare “le criticità” che ancora frenano la crescita di molte realtà artigiane. Il presidente della Cna, Dario Costantini, segnala il peso eccessivo di “… costi energetici e burocrazia, che – afferma – ostacolano lo sviluppo”. Ma non solo: davanti a ministri e rappresentanti politici, Costantini parla apertamente di una “emergenza occupazionale” e rilancia l’allarme. “Un’impresa su tre non riesce a trovare personale. Dobbiamo far comprendere ai giovani quanto sia ricco e stimolante il nostro settore”, insiste. In un videomessaggio, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni rivendica l’impegno del governo contro “il fenomeno delle attività ‘apri e chiudi’ che sfuggono al fisco. Ne abbiamo chiuse 15 mila”, ricorda.
Costantini sottolinea come “sia sempre più complicato per le aziende reperire lavoratori. È una situazione critica, da Nord a Sud. Nel 2021 solo il 13% delle imprese trovava profili adeguati; quest’anno la percentuale scende all’11%, mentre il 33% non riesce a individuare alcun candidato. Nei prossimi cinque anni le piccole imprese avranno bisogno di 750 mila lavoratori. L’inverno demografico non è un rischio futuro, ma una realtà già presente”. Mattarella richiama l’importanza del “… sostegno istituzionale, utile per rafforzare la presenza competitiva in Europa e nel mondo, promuovere la formazione e facilitare l’accesso alle risorse. Un supporto essenziale per aumentare la produttività delle piccole e medie imprese e dell’intero sistema economico nazionale”. A sua volta, il vicepresidente della Commissione Ue Raffaele Fitto ricorda che “… le Pmi rappresentano la struttura portante della nostra economia”. Costantini sollecita infine il governo ad accelerare sulla “… riforma della legge quadro sull’artigianato. È un traguardo importante – afferma – che può concretizzarsi nei prossimi mesi”. Meloni conferma l’impegno dell’esecutivo verso una riforma definita “decisiva per liberare il potenziale del settore” e assicura attenzione anche alle richieste della Cna per ridurre i costi dell’energia e della burocrazia.