Schlein: “La Sicilia ostaggio di un sistema di potere” ed appoggia la sfiducia a Schifani

redazione

Schlein: “La Sicilia ostaggio di un sistema di potere” ed appoggia la sfiducia a Schifani

Condividi su:

martedì 18 Novembre 2025 - 10:59

Un’amministrazione regionale bloccata da una rete di potere radicata e pervasiva”. Con queste parole la segretaria nazionale del Partito Democratico, Elly Schlein, è intervenuta in collegamento all’iniziativa “Liberiamo la Sicilia dal Malaffare”, tenutasi a Siracusa all’indomani del terremoto giudiziario che ha investito la sanità siciliana e l’Asp del capoluogo aretuseo. Schlein ha auspicato “un obiettivo semplice ma fondamentale: ripristinare un minimo di normalità”, sottolineando però un punto chiave: “Non siamo alla caccia di capri espiatori. La destra sta attraversando una crisi profonda e il presidente Schifani dovrebbe prenderne atto e trarne le dovute conclusioni”. La leader dem ha poi insistito sulla necessità di “costruire un’alternativa insieme ai cittadini siciliani”, evidenziando come “serva maggiore credibilità e responsabilità da parte della classe dirigente regionale”. Un concetto ribadito anche dal parlamentare Giuseppe Provenzano, che a margine dell’incontro ha parlato dell’urgenza di una proposta politica capace di sostituire “un sistema di potere ormai malato”. Tra i temi affrontati anche quello della sicurezza nei cantieri, dopo il tragico incidente avvenuto a Pozzallo, dove un operaio ha perso la vita per il cedimento di una betoniera. Schlein ha ammesso che “sul lavoro sicuro si deve intervenire con molta più forza e rapidità”.

Nicita: “Possibile la sfiducia a Schifani”. Depositata la mozione

Sul fronte politico regionale, il senatore Antonio Nicita ha ricordato che resta sul tavolo l’ipotesi di una mozione di sfiducia al governatore Renato Schifani. L’esponente del Pd ha fatto notare che il tema riguarda anche altre figure dell’esecutivo, “con assessori indagati che continuano a rimanere al loro posto”. Al momento, sono 23 i deputati di opposizione che hanno sottoscritto la mozione: per approvarla serve però la maggioranza assoluta dell’Assemblea, ovvero 36 voti.

Saverio Romano chiede copia delle sue chat

Nel frattempo, il deputato alla Camera Saverio Romano (Noi Moderati), coinvolto nell’inchiesta che tocca anche l’ex presidente regionale Totò Cuffaro, ha richiesto formalmente alla Camera dei deputati di autorizzare l’estrazione forense delle proprie chat WhatsApp. Romano ha ribadito più volte che “non esistono intercettazioni che lo riguardino direttamente”, chiedendo quindi che venga messa a disposizione degli inquirenti la copia integrale delle conversazioni con Salvatore Cuffaro, Ferdinando Aiello, Sergio Mazzola e Alessandro Maria Caltagirone. La richiesta è stata trasmessa alla Giunta per le Autorizzazioni, che dovrà ora valutare il via libera alle operazioni tecniche di acquisizione dei messaggi.

Condividi su:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Commenta