Venerdì 5 settembre, alle ore 17, nei locali del Museo “Agostino Pepoli”, con l’evento dal titolo “L’impegno civile nell’arte” verrà presentato al pubblico il dipinto “Violenza”, opera del pittore trapanese Giovanni Valfrè. La tela, già appartenuta al compianto Vincenzo Scuderi, è stata donata dagli eredi per essere esposta nella biblioteca d’Istituto, di recente intitolata all’esimio studioso, direttore del Museo negli anni ’50 e ’60 del secolo scorso. È un’occasione per offrire un doveroso tributo al pittore Valfrè, uno degli esponenti più rappresentativi della cultura figurativa trapanese del secondo Novecento, che ha saputo incarnare valori universali, senza mai trascurare il proprio legame profondo con le sue origini e con la cultura della sua terra.
La tela, nata nel 1973 sull’onda emozionale delle tragiche vicende del conflitto in Vietnam, le cui immagini attraverso i media sconvolsero il mondo occidentale, ben si inserisce in quella fase di ricerca espressiva in cui il maestro, guardando ai modelli alti di Picasso, degli espressionisti tedeschi, di Renato Guttuso, fa della sua arte uno strumento di denuncia civile.
Si tratta di una denuncia decisa ed urlata degli orrori e delle ingiustizie di tutte le guerre, destinate a mietere vittime in special modo tra gli ultimi della Terra; una denuncia resa attraverso immagini di notevole impatto emotivo e il ricorso a colori squillanti, con forti dissonanze tra tinte calde e fredde.
Il messaggio del pittore trapanese, scomparso nel 2014, diviene al momento presente quanto mai pressante ed attuale, a fronte dei sanguinosi conflitti che ancora oggi dilaniano il pianeta ed interrogano l’umanità.