Negli ultimi giorni sono circolate critiche sull’aumento delle tariffe nei lidi della provincia di Trapani. Fiba Confesercenti Sicilia, fa chiarezza a proposito delle critiche sull’aumento delle tariffe nei lidi. “Una narrazione del settore balneare che si scontra con l’evidenza dei dati – afferma Alessandro Cilano, Presidente di Fiba Confesercenti Sicilia -. L’incremento medio sui prezzi offerti dalle strutture balneari in Sicilia è di meno del 6% confermando che l’Isola si pone tra le regioni d’Italia con le proposte più accessibili per i cittadini. Il costo medio per due lettini e un ombrellone si attesta a circa 25 euro ben al di sotto della media nazionale e l’aumento – precisa Cilano – è riconducibile all’incremento determinato dalla spinta dell’inflazione”.
Ma la realtà sembra ben diversa
A ben vedere, sì, forse lidi balneari come Forte dei Marmi, la Costa Smeralda, il Lido di Venezia, il Salento, hanno indubbiamente prezzi molto cari. Per una giornata lettini e ombrello possono aggirarsi anche sugli 80-100 euro giornalieri. Ma in alcune zone della Sicilia i prezzi non sono affatto “tra i più bassi” in assoluto. Se si pensa, ad esempio, che in posti “in” del litorale marsalese, per un’intera stagione una postazione al lido può costare anche mille euro o più. Ma se si guarda a litorali molto più ben curati, mantenuti, con tutti i servizi a disposizione come Pescara, sull’Adriatico basso, dove per una stagione intera si paga sui 400 euro, il paragone non regge.
Confesercenti Trapani insiste: dietro una struttura ‘campano’ famiglie
Non la pensa così l’associazione di commercianti. “Dietro ogni stabilimento balneare – aggiunge Massimo Rallo, coordinatore provinciale Fiba Confesercenti Trapani – ci sono famiglie e lavoratori che affrontano spese crescenti: energia elettrica aumentata in media del 35% negli ultimi due anni, forniture alimentari e bevande cresciute di oltre il 20%, costi per manutenzioni e adempimenti di sicurezza che, per un lido medio, superano i 15.000 euro a stagione”. A pesare è anche l’incertezza normativa legata alla direttiva Bolkestein. “Un’incertezza dichiarano Cilano e Rallo – che obbliga gli imprenditori a pianificare investimenti e rinnovi con prudenza, incidendo sulle strategie aziendali e sulla gestione economica. Sono numeri e condizioni che non si possono ignorare e che inevitabilmente incidono sui listini. Non si tratta di aumenti “a piacere”, ma di scelte ponderate per garantire servizi di qualità e la continuità delle attività“. Rallo sottolinea che, “… nonostante tutto, le tariffe locali restano competitive: in provincia di Trapani, l’affitto medio di un ombrellone con due lettini per l’intera giornata si attesta attorno ai 20-25 euro, mentre in altre località balneari italiane di pari livello si superano facilmente i 35- 40 euro. Il nostro obiettivo non è speculare – precisa – ma offrire esperienze sicure e piacevoli, preservando al contempo la sostenibilità delle imprese. L’accessibilità delle spiagge e la loro qualità sono la nostra priorità”. Fiba Confesercenti invita quindi “… a basare il confronto su dati concreti e non su percezioni distorte“, e ribadisce “la disponibilità a collaborare con istituzioni, associazioni e consumatori per trovare un equilibrio tra esigenze economiche e fruibilità per tutti”.