Un importante passo avanti nella lotta contro le dipendenze patologiche è stato compiuto a Marsala. Mercoledì 23 luglio, il Comune ha ufficialmente consegnato all’Opera Mons. Gioacchino Di Leo ODV un immobile confiscato alla criminalità organizzata, situato in via Bue Morto. La struttura sarà presto trasformata in un Centro di Ascolto contro le Dipendenze Patologiche, un’iniziativa fortemente voluta e sostenuta dal Vescovo pro tempore della Diocesi di Mazara del Vallo. Il Centro sarà intitolato alla memoria di don Vincenzo Sorce, sacerdote siciliano che ha dedicato la propria vita ai giovani in difficoltà e alla promozione della giustizia sociale attraverso l’accoglienza, la formazione e la carità.
Scopo del Centro
L’obiettivo è ambizioso quanto necessario: offrire uno spazio di ascolto, informazione e sostegno rivolto a famiglie e giovani, in stretta collaborazione con i servizi pubblici, in primis il Servizio Dipendenze (Ser.D). Il Centro sarà un presidio educativo e sociale per prevenire l’ingresso nel tunnel delle droghe e di altre forme di dipendenza, aiutando i più giovani a compiere scelte consapevoli e orientandoli verso percorsi di riabilitazione e socializzazione positivi. Oggi più che mai c’è una forte esigenza, alla luce dell’aumento nei consumi e nello spaccio di droga anche nelle città trapanesi. Tuttavia, per diventare pienamente operativo, il Centro ha bisogno del sostegno della comunità. L’immobile, infatti, versa in condizioni precarie: negli ultimi anni è stato vandalizzato, privato dell’impianto elettrico e di parte degli infissi. È quindi necessario un intervento di risanamento urgente, oltre al supporto economico per le attività future.
L’appello alla cittadinanza per sostenere il Centro
L’Opera Mons. Gioacchino Di Leo ODV lancia dunque un appello alla cittadinanza, alle imprese e al mondo dell’associazionismo: “Invitiamo tutti coloro che credono nella solidarietà fattiva, nella cittadinanza attiva e responsabile e nel valore del riutilizzo sociale dei beni confiscati alla mafia a darci una mano. Anche il più piccolo contributo può fare la differenza”. L’iniziativa rappresenta non solo una risposta concreta al disagio sociale, ma anche un gesto di riscatto collettivo: restituire alla collettività ciò che era stato sottratto dalla criminalità organizzata. Un modo per costruire, insieme, una società più giusta e libera. L’organizzazione si impegna a comunicare periodicamente l’andamento della raccolta fondi e a condividere con trasparenza tutte le attività realizzate.
Chi vuole collaborare: bonifico intestato a: OPERA MONS. GIOACCHINO DI LEO ODV – IBAN: IT39N0895281880000000155943 – causale: CENTRO DI ASCOLTO CONTRO LE DIPENDENZEPer ulteriori informazioni e adesioni: Don Francesco Fiorino (tel. 3939114018 – operadileo@gmail.com)