Carcere di Trapani, i sindacati in visita: “Situazione drammatica nei reparti”

redazione

Carcere di Trapani, i sindacati in visita: “Situazione drammatica nei reparti”

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martedì 29 Luglio 2025 - 12:03

Domani, alle ore 9.30, una delegazione composta dai Segretari Regionali della Polizia Penitenziaria della Sicilia visiterà la Casa Circondariale “Pietro Cerulli” di Trapani. A darne comunicazione sono Gaspare D’Aguanno (Sappe), Manlio Pisciotta (Sinappe), Fausto Caruso (Osapp), Vito La Torre (Uil), Arcangelo Poma (Uspp) e Dario Schifano (Fns Cisl), che annunciano che la visita sarà preparatoria all’incontro con il Prefetto di Trapani, Sua Eccellenza la dottoressa Daniela Lupo, previsto per le ore 12:30 dello stesso giorno. “Consegnaremo al Prefetto un quadro completo della situazione attuale del carcere, sia dal punto di vista strutturale che organico”, dichiarano i rappresentanti sindacali. Durante l’incontro, i sindacati renderanno noto anche il contenuto di una lettera inviata dai Magistrati di Sorveglianza di Trapani al Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e ai vertici del DAP (Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria), nella quale si denuncia la condizione “indecente” di alcuni reparti dell’istituto penitenziario.

“Depositeremo ufficialmente questa lettera – spiegano i sindacalisti – in cui si evidenziano le gravissime condizioni del reparto ‘Mediterraneo’ e del reparto ‘Tirreno’, quest’ultimo attualmente adibito a isolamento dopo la chiusura del reparto ‘Blu’, ma privo dei requisiti tecnici per tale funzione”. I segretari sindacali pongono inoltre l’accento su una drammatica carenza di personale. “La situazione è allarmante – proseguono – perché il DAP continua a diffondere dati numerici non corrispondenti alla realtà, mentre il personale è esposto a gravi rischi penali, disciplinari e fisici, a causa delle continue aggressioni e ferimenti. Il numero degli agenti è assolutamente insufficiente per garantire l’ordine, la sicurezza e la funzione rieducativa del carcere”. Infine, i sindacalisti denunciano un progressivo svuotamento dei diritti contrattuali del personale, già duramente provato da un contesto lavorativo critico e sempre più insostenibile.

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