Libri sul ponte

Gaspare De Blasi

Io la penso così

Libri sul ponte

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venerdì 06 Giugno 2025 - 06:19

Nel corso della settimana che sta per ultimarsi abbiamo riportato la notizia che la Sicilia è fanalino di coda a livello nazionale negli indici di lettura – 56% riguardo la popolazione sopra i 15 anni che dichiara di aver letto almeno un libro a stampa nei 12 mesi precedenti (e noi che siamo sempre sospettosi, non crediamo neppure che un libro a testa lo abbiano letto). Questo risultato ci colloca a 17 punti percentuali sotto la media del Centro Nord.

Poi ci sono le biblioteche che non hanno un bibliotecario di riferimento nella metà dei casi e più di tre comuni su quattro non hanno una libreria sul proprio territorio. Questo secondo i dati dell’Associazione Italiana Editori che sono stati presentati ieri 5 giugno a Palermo, in occasione della manifestazione Una marina di Libri. I dati mostrano che legge libri a stampa ( magari qualcuno li legge via online, meglio di niente) il 58% della popolazione sopra i15 anni nel Sud e nelle Isole contro il 73% al Centro Nord. La Sicilia registra l’indice più basso (57%). Nell’Isola c’è il 28% di biblioteche in meno rispetto al Centro Nord. Nella quasi metà delle biblioteche siciliane (47,4%) non è presente alcun bibliotecario professionalizzato (se ne occupano gli attacchini? Vero signori sindaci?). I prestiti per 1.000 abitanti sono 31 in Sicilia contro i 741 nel Centro Nord (chissà se li riportano indietro, l’inchiesta questo non lo dice). Per ogni libro che viene preso in prestito da un cittadino siciliano, 24 ne vengono presi in prestito da un cittadino del Centro Nord.

Poi c’è un aspetto che ci inquieta tantissimo: sono 305 i comuni (piccoli e grandi) privi di librerie: il 78% dei comuni della regione. Circa 1.506.000 abitanti risiedono in aree prive di esercizi commerciali dove poter consultare e acquistare dei libri. Il 31% dei cittadini siciliani non ha modo di accedere nel proprio territorio comunale ad una libreria. “Sono dati preoccupanti che ci dicono come la mancanza di infrastrutture per la lettura, biblioteche e librerie in primis, siano strettamente correlate ai bassi indici di lettura. Da qui dobbiamo ripartire. Le risorse ci sono: il Piano nazionale cultura per le regioni del Mezzogiorno, destina 151 milioni di euro alle imprese culturali e creative e 177milioni a favorire la partecipazione culturale partendo dagli spazi ad essa dedicati. L’auspicio è che nei prossimi mesi istituzioni, operatori privati e terzo settore lavorino assieme perché questo possa tradursi in un rafforzamento delle infrastrutture del libro” dice il presidente dell’Associazione Italiana Editori, Innocenzo Cipolletta (che per noi è ottimista, per ruolo e mestiere).

Intanto ora abbiamo capito perché si insiste tanto sulla costruzione del ponte sullo stretto. Un luogo, oltre alle case private, dove si legge di più sono i treni a lunga e lunghissima percorrenza. Se uno sa che c’è il ponte, viene in Sicilia in macchina e i figli seduti dietro crescono più ignoranti. Del resto da questa classe dirigente che possiamo aspettarci. Si punta sul tempismo. Quando il ponte sarà finito, poniamo tra 20 anni o anche più, saranno tutti analfabeti a che ci serviranno allora le librerie in Sicilia?

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