Cristina D’Avena: “Cantare le sigle del cuore è come tornare bambini”. VIDEO

Carmela Barbara

Cristina D’Avena: “Cantare le sigle del cuore è come tornare bambini”. VIDEO

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sabato 31 Maggio 2025 - 07:00

Trapani si è vestita a festa per accogliere una delle manifestazioni più attese dagli appassionati di cultura pop, fumetti, videogiochi e cosplay: il Trapani Comics & Games. Migliaia di visitatori da tutta la Sicilia si sono riversati nel cuore della città per vivere tre giorni di eventi, incontri, giochi e spettacoli. Tra tornei, laboratori, stand a tema e performance live, l’atmosfera è stata quella di una grande celebrazione collettiva del mondo nerd. A dare ufficialmente il via al festival, venerdì sera, è stata una protagonista d’eccezione: Cristina D’Avena, la voce simbolo di intere generazioni cresciute a pane e cartoni animati. Con il suo concerto ha scatenato una vera e propria ondata di entusiasmo e nostalgia. Dopo il live, ci ha accolti dietro le quinte per un’intervista.

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Cristina D’Avena, presenza amatissima nel mondo nerd e pop, cosa significa per te tornare a Trapani Comics e incontrare fan di tutte le età?

Tornare a Trapani è sempre una grande emozione. C’è un’energia speciale, un calore che ti abbraccia appena metti piede in città. Non so se sia la location, l’organizzazione impeccabile o semplicemente il cuore dei siciliani, ma ogni volta mi sento davvero a casa. Poco fa ho appena concluso il firmacopie ed è stato incredibile: ho incontrato tantissime persone, bambini, genitori, ragazzi… generazioni diverse, tutte accomunate da un affetto sincero. Vedere i bambini che mi guardano con gli occhi sognanti, e allo stesso tempo gli adulti che si emozionano perché tornano bambini anche solo per un attimo… è qualcosa che mi tocca profondamente. In quei momenti capisci davvero quanto le sigle abbiano lasciato un segno nel tempo. È bellissimo, e ogni volta mi sento grata per tutto questo amore.

Il tuo concerto ha aperto la serata inaugurale del festival. Cosa hai preparato di speciale per il pubblico siciliano?

Ho voluto creare un vero e proprio viaggio nel tempo. Un percorso musicale tra le sigle che hanno segnato l’infanzia di tanti, ma che ancora oggi riescono a far battere il cuore. Ho incluso tutti i brani più richiesti: Kiss Me Licia, Mila e Shiro, Pollon, Occhi di Gatto, I Puffi… non potevano mancare! Ho visto il pubblico cantare a squarciagola, ridere, commuoversi. È stato emozionante anche per me. Cerco sempre di costruire i miei concerti come una festa, dove si canta, si balla e si sogna insieme. E il pubblico siciliano ha risposto con un entusiasmo travolgente.

Nel 2025 hai pubblicato due brani inediti: “Tutto il Carnevale che c’è” per il Carnevale di Viareggio e “Occhi di FantaSanremo” per il FantaSanremo. Come nascono queste collaborazioni e cosa ti entusiasma di più nel creare sigle legate a eventi così diversi?

Sono progetti che mi hanno regalato tantissimo. Quando mi hanno contattata per scrivere la sigla del Carnevale di Viareggio, ho accettato subito con entusiasmo. È uno degli eventi più belli e colorati del nostro Paese, e mi sembrava perfetto per una canzone festosa e coinvolgente. Insieme a Marco Macrì abbiamo lavorato su un brano che raccontasse tutta la magia e l’allegria del Carnevale. Con il FantaSanremo, invece, è stato un colpo di fulmine. I ragazzi del team mi hanno chiamata dicendomi: “Cerchiamo qualcuno che possa unire le generazioni, un volto e una voce che parlino davvero a tutti”. E mi hanno scelto. Io sono rimasta colpita da questa fiducia e mi sono subito messa in gioco. È nato Occhi di FantaSanremo, che è stato un successo enorme: l’hanno cantato e condiviso in tantissimi, dai più giovani ai nostalgici. Quello che mi entusiasma di più in queste collaborazioni è proprio la possibilità di portare la mia musica in contesti nuovi, mantenendo però sempre viva quella magia che nasce dal contatto con il pubblico.

Hai recentemente collaborato con il videogioco Genshin Impact, interpretando il brano “Ti cercherò”. Come è stato per te entrare nel mondo dei videogiochi e cosa ti ha colpito di questa esperienza?

Entrare nel mondo dei videogiochi è stata una sfida davvero affascinante. All’inizio pensavo che scrivere una canzone per un videogioco fosse semplice, ma mi sbagliavo! È molto complesso, perché devi raccontare senza rivelare troppo, devi rispettare l’atmosfera del gioco, i suoi segreti, i personaggi… Insomma, devi entrare in quel mondo senza tradirne l’essenza. Io ho voluto fare le cose per bene: ho studiato il gioco, ci ho giocato, mi sono lasciata trasportare dalla sua estetica e dalla sua narrazione. E alla fine, è nato Ti cercherò, un brano molto intenso, che rappresenta una nuova tappa del mio percorso. È stato difficile, sì, ma anche emozionante, perché mi ha permesso di esplorare un’altra dimensione della fantasia e di parlare a un pubblico ancora più ampio.

Nel 2022 hai celebrato i tuoi 40 anni di carriera con la raccolta “40 – Il sogno continua”, ricca di duetti con artisti come Elettra Lamborghini e Lorella Cuccarini. Come hai scelto i tuoi partner musicali e quale collaborazione ti ha emozionato di più?

Quel progetto è stato un sogno che si è realizzato. Cantare con 40 artisti è stato un viaggio incredibile. Non li ho scelti io: sono stati loro a scegliere me, e soprattutto a scegliere la sigla che più avevano nel cuore. È questo che ha reso tutto così speciale. Emma ha voluto Gemme della Vita perché la cantava da bambina; Elettra Lamborghini e Lorella Cuccarini hanno scelto Magica Doremi perché le loro figlie la adorano. Loredana Bertè ha voluto Occhi di Gatto e mi ha confessato che, pur essendo già grande quando uscì, quella sigla le era rimasta impressa per la forza e l’energia che trasmetteva. Ogni duetto è stato un tuffo nei ricordi, ma anche un momento di condivisione profonda. Vedere questi grandi artisti emozionarsi mentre cantavano le sigle della loro infanzia è stato il regalo più bello. Mi sono sentita davvero onorata di vivere tutto questo con loro.

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