Spesso guardata con sospetto, l’intelligenza artificiale può essere utile anche ai magistrati e alle forze dell’ordine che si occupano di criminalità organizzata. L’utilizzo dell’IA ha infatti contribuito alle indagini sulla rete di favoreggiatori di Matteo Messina Denaro, il boss castelvetranese arrestato all’inizio del 2023 dopo trent’anni di latitanza.
Grazie alle piattaforme dell’intelligenza artificiale gli investigatori siciliano hanno potuto selezionare in tempi decisamente più brevi le immagini delle telecamere, che erano state piazzate in vari luoghi della provincia di Trapani per arrivare alla cattura del capomafia, riuscendo a ricostruire gli spostamenti dell’auto da lui usata nell’ultimo periodo di latitanza.
Tra le altre cose, questo strumento ha consentito di individuare i tragitti effettuati dal boss e alcune delle persone incontrate, come Floriana Calcagno, l’insegnante finita in manette il 14 aprile scorso con l’accusa di favoreggiamento e procurata inosservanza di pena aggravata e adesso agli arresti domiciliari.
La donna aveva raccontato di aver scoperto la vera identità dell’amante solo dopo il suo arresto. In realtà le indagini hanno consentito di accertare che l’insegnante più di una volta avrebbe raggiunto il capomafia nel suo ultimo covo di Campobello di Mazara e che in un’occasione gli avrebbe fatto avere un pacco che, secondo gli investigatori, potrebbe aver contenuto del denaro.