Due anni fa è partito un viaggio speciale, fatto di cuore, prevenzione e impegno condiviso. Si chiama “Avrò cura di te” ed è molto più di un progetto: è una storia di collaborazione concreta tra UniCredit e l’Associazione Batticuore… Batti Onlus, nata per proteggere la salute dei più giovani attraverso la prevenzione delle malattie cardiovascolari in Provincia di Trapani. Oggi, a due anni dall’avvio, i protagonisti di questa iniziativa si sono ritrovati per celebrare i risultati raggiunti e per tracciare insieme nuove rotte di solidarietà. Al centro del progetto, un camper sanitario che ha percorso le strade della provincia di Trapani per offrire screening gratuiti e informazione sanitaria a oltre 1500 studenti. Un esempio virtuoso di come la cooperazione tra il mondo bancario e il volontariato possa generare un impatto reale nelle comunità.
L’incontro si è svolto alla presenza del dottor Renato Mancini, Area Manager Retail di UniCredit per la provincia di Trapani, e della Dott.ssa Caterina Di Dio, Direttore della filiale UniCredit di Marsala. Per l’Associazione Batticuore Batti Onlus hanno partecipato il Presidente Gaspare Rubino, i membri del Consiglio Direttivo Giovanni Messina, Baldassare Guarrato, Giovanni Urso e il socio fondatore Ettore Scavone. Al centro del progetto c’è un Camper sanitario di proprietà dell’associazione, acquistato e attrezzato grazie al contributo del Fondo Carta Etica di UniCredit. In due anni, questo mezzo ha raggiunto più di 1500 studenti delle scuole della provincia di Trapani, offrendo screening gratuiti, informazione e educazione sanitaria mirata alla prevenzione delle patologie cardiache congenite e acquisite, spesso responsabili di morti precoci in età scolare.
Il progetto “Avrò cura di te” si inserisce all’interno di un’iniziativa più ampia, il Progetto Carta Etica, attivo dal 2005. Questo programma di solidarietà è alimentato dalle spese effettuate con le carte di credito “Etiche” emesse da UniCredit. Per ogni acquisto effettuato (esclusi i prelievi di contante), la banca devolve automaticamente al Fondo Carta Etica il 2 per mille dell’importo speso. Grazie a questa formula, il Fondo sostiene progetti promossi da enti del Terzo Settore e organizzazioni non profit, destinati a rispondere ai bisogni delle comunità, valorizzare il territorio e promuovere l’inclusione sociale, con particolare attenzione ai soggetti fragili e vulnerabili. «Abbiamo sempre creduto che la prevenzione parta dall’informazione e dall’accesso ai servizi. Questo progetto ne è la dimostrazione concreta», ha commentato il dottor Rubino. Renato Mancini ha sottolineato come il Fondo Carta Etica rappresenti un efficace strumento di responsabilità sociale, reso possibile proprio dalla fiducia dei clienti e dei dipendenti UniCredit. L’incontro non è stato solo un momento di bilancio, ma anche l’occasione per piantare i semi di nuove iniziative. L’associazione ha infatti già in cantiere altri progetti, per i quali si auspica un nuovo sostegno da parte di UniCredit e del suo fondo etico. Una storia di cooperazione tra banca e volontariato che continua a generare impatto positivo, laddove ce n’è più bisogno.