La Sicilia Orientale, per sua natura, è una delle aree più lontane dalla Penisola, e come tale si trova a fare i conti con una serie di difficoltà logistiche che la rendono complessa da raggiungere, sia per i turisti che per gli stessi residenti. Il collegamento aereo con gli scali nazionali e internazionali diventa quindi essenziale per garantire la competitività di questo territorio, soprattutto considerando la crescente domanda di viaggi, sia per motivi turistici che professionali. In questo contesto, l’aeroporto di Birgi rappresenta un nodo strategico per la Provincia di Trapani e non solo.
Pur avendo compiuto passi importanti negli ultimi anni, l’aeroporto di Birgi, uno dei più sicuri al mondo grazie alla sua collocazione geografica, non ha ancora raggiunto il suo pieno potenziale. Le rotte aeree, per esempio, sono principalmente concentrati su città come Roma, Pisa, Bologna, Bergamo, Venezia e Napoli. Ma la domanda di voli internazionali, e in particolare verso mete estive, rimane per lo più soddisfatta solo quando a marzo compagnie come Ryanair puntano sulla cosiddetta ‘Summer’. La connessione con destinazioni più lontane, come ad esempio altre capitali e città europee, è ancora scarsa tranne nel caso di Malta, unica meta internazionale garantita probabilmente anche per la vicinanza alla Sicilia. La scarsità di collegamenti aerei durante la stagione invernale contribuisce ulteriormente alla difficoltà di destagionalizzare il turismo. Sebbene ci siano rari esempi, come nel caso del circuito del kitesurf, che attirano turisti anche nei mesi più freddi, la maggior parte delle attrazioni turistiche della Provincia trapanese rimangono deserte. Un fenomeno che si riflette in un calo significativo dell’indotto anche durante la scorsa estate; le città, un tempo affollate da visitatori, oggi vivono delle criticità in parte per la mancanza di eventi attrattivi, in parte per la difficoltà di accesso.
Un territorio che vuole essere competitivo a livello turistico ha bisogno di una rete di collegamenti aerei che sia variegata e capace di rispondere a diverse esigenze. Il turismo non è solo un volano economico per strutture ricettive, ristorazione e commercio, ma anche una spinta per il miglioramento dei servizi e delle infrastrutture locali. Per prosperare, le amministrazioni locali dovranno lavorare in sinergia garantendo, in una sorta di intercambiabilità, servizi, pulizia, sicurezza. Solo con questa connessione si possono attrarre investimenti per la promozione del territorio, per rilanciare l’economia locale, aumentare l’occupazione e sviluppare nuovi settori legati al turismo e alla cultura.
Inoltre, è fondamentale che il territorio continui a valorizzare le proprie risorse naturali e culturali, puntando su eventi, sagre, rassegne e attività che possano invogliare i visitatori a restare più a lungo e a tornare in tutte le stagioni dell’anno. La chiave per un turismo sostenibile e destagionalizzato è proprio nella capacità di offrire una varietà di esperienze e una qualità dei servizi che facciano sentire il turista accolto e coinvolto. Il “Vincenzo Florio” è un tassello fondamentale per lo sviluppo turistico trapanese ma senza un aumento dei collegamenti aerei e una strategia di destagionalizzazione, la crescita del territorio rimarrà limitata. È necessario quindi un impegno continuo da parte delle istituzioni locali, delle compagnie aeree e degli operatori turistici per creare una rete di trasporti efficiente e diversificata che porti a un reale sviluppo economico e culturale, in grado di rendere la Sicilia Orientale una meta turistica di riferimento per tutto l’anno.
Concordo perfettamente e pienamente con il contenuto dell’articolo suesposto. Però se le amministrazioni locali ( in modo particolare ), gli imprenditori locali dei singoli settori, la Regione Sicilia e i centri di assistenza sociale e sanitaria non interagiscono e fanno rete supportando investimenti mirati in modo particolare verso le principali infrastrutture del territorio, che sono poi quelle che devono fornire servizi essenziali per attirare i turisti, sarà tempo sprecato e impiego di finanziamenti in investimenti a destinazione improduttiva ( senza crescita economica e sociale ).
Concordo pienamente con tutti i punti trattati nell’ articolo, soprattutto su quelli della pulizia e della sicurezza. Marsala è una città stupenda che, però, deve essere salvaguardata , così come deve essere salvaguardato tutto il suo territorio.