Svolta nelle indagini condotte dalla polizia iberica sulla brutale aggressione subita da Salvatore Sinagra. Un uomo è stato fermato ieri sera dopo le 23 nell’isola di Lanzarote da agenti della guardia civile: è ritenuto l’aggressore del 30enne egadino, attualmente ricoverato nell’unità di terapia intensiva dell’Ospedale Universitario di Gran Canaria, “Doctor Negrin”.
Il sospettato, del quale non sono state fornite le generalità, è in queste ore interrogato dalla guardia civile, che indaga sulla brutale aggressione avvenuta lo scorso 26 gennaio. Dalle prime ricostruzioni, pare che l’episodio sia avvenuto nei pressi di un bar di Playa del Carmen, una delle principali località turistiche di Lanzarote. Pare che Sinagra fosse uscito a fumare una sigaretta, quando è stato colpito selvaggiamente alla testa (si pensa a una spranga o a un tirapugni). Decisive, ai fini della ricostruzione dei fatti, potrebbero essere i filmati delle telecamere di videosorveglianza. Il 30enne è stato operato alla testa dal personale sanitario dell’ospedale di Las Palmas, ma è ancora in coma, in condizioni molto gravi. Al suo fianco il padre Andrea, che ieri ha lanciato un appello affinchè chi può dare informazioni utili alle indagini collabori con le forze dell’ordine e la magistratura.
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