Una lotta fratricida si è consumata lunedì sera nel Consiglio comunale di Trapani, dove le divisioni interne alla lista Trapani Tua, nata sotto l’egida dell’onorevole Mimmo Turano, sono esplose pubblicamente. Alberto Mazzeo, assessore al Bilancio fino a lunedì sera prima dell’insediamento, è stato eletto presidente dell’assise civica con 13 voti favorevoli, succedendo ad Annalisa Bianco, travolta dall’inchiesta giudiziaria “Aspide” e sospesa in applicazione della legge Severino. Anche Bianco era stata eletta nella lista Trapani Tua, che ora si trova al centro di una profonda crisi politica. Alberto Mazzeo ha assunto il nuovo incarico di presidente del Consiglio comunale dopo le dimissioni dalla Giunta, dove ricopriva il ruolo di assessore al Bilancio. Figura esperta e molto vicina all’onorevole Mimmo Turano, Mazzeo ha ringraziato l’aula per la fiducia ricevuta e l’ex presidente Annalisa Bianco per il gesto di responsabilità dimostrato con le sue dimissioni: “Mi auguro che possa ribaltare il verdetto di primo grado. Credo nella giustizia e nel rispetto del nostro dettato costituzionale”.
Nel suo discorso di insediamento, Mazzeo ha fatto appello all’unità e all’orgoglio della comunità trapanese, invitando i consiglieri a mettere da parte interessi personali per il bene della città. “Quest’aula deve distinguersi per correttezza e per l’efficienza della pubblica amministrazione. Dobbiamo ritrovare l’orgoglio di essere trapanesi e lavorare insieme per il bene comune,” ha dichiarato. La serata ha però rivelato un quadro di profonde divisioni interne. Giusy Ilenia Poma, anch’essa eletta nella lista Trapani Tua e per qualche settimana indicata come successore alla presidenza del Consiglio comunale, ha annunciato il suo passaggio al gruppo misto, dichiarandosi indipendente. A lei sono andati 8 voti durante l’elezione del presidente del Consiglio, segno evidente che l’opposizione consiliare ha fatto confluire su di essa le sue preferenze. Durante il suo intervento, Poma ha espresso tutto il suo disappunto per la scelta della maggioranza di sostenere Mazzeo, accusando i vertici politici di aver tradito accordi precedenti. “Sono amareggiata – ha detto – con i miei cinquecento voti ho contribuito alla vittoria di questa coalizione e all’elezione del sindaco Tranchida. Sono stata l’ago della bilancia, ma oggi vengo ritenuta non all’altezza per ricoprire ruoli di rilievo”.
Poma ha raccontato come un anno fa fosse stata contattata direttamente dall’onorevole Turano per assumere la presidenza del Consiglio, sacrificando tempo ed energie personali. “La mia faccia è sempre la stessa. Non ho padrini né padroni, e la mia dignità non è in vendita,” ha concluso, prendendo le distanze da Trapani Tua e aprendo una nuova fase di instabilità per la maggioranza. L’elezione di Mazzeo apre la strada a un inevitabile rimpasto in Giunta. Con la carica di assessore al Bilancio vacante, il gruppo Trapani Tua resta determinato a mantenere questa delega, ma Giusy Poma, dopo la sua rottura con il gruppo, non è più in corsa. Il favorito per il ruolo è Giovanni Carpinteri, figura vicina al gruppo di Turano.
Inoltre, si parla di un possibile avvicendamento anche ai Lavori Pubblici: l’attuale assessore Enzo Guaiana potrebbe essere sostituito da Giulia Passalacqua, segnando un ulteriore rimescolamento della squadra amministrativa. Il sindaco Giacomo Tranchida, sostenuto da una maggioranza ora indebolita e sempre più frammentata, si trova di fronte a una sfida cruciale. Senza un vicesindaco ufficiale e con deleghe strategiche ancora da assegnare, il primo cittadino dovrà dimostrare grande capacità di mediazione per mantenere l’equilibrio politico e garantire l’efficienza dell’amministrazione. In un clima di crescente instabilità, la politica trapanese si prepara a vivere settimane decisive per delineare nuovi assetti e affrontare le sfide future della città.