Favignana, non passa in Consiglio la mozione di sfiducia. Forgione: “Una delle pagine più vergognose della storia delle Egadi”

redazione

Favignana, non passa in Consiglio la mozione di sfiducia. Forgione: “Una delle pagine più vergognose della storia delle Egadi”

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venerdì 31 Maggio 2024 - 16:54

Dopo una seduta fiume, segnata da momenti molto turbolenti, il Consiglio comunale di Favignana ha votato la mozione di sfiducia al sindaco Francesco Forgione. Sono stati 7 i voti favorevoli alla mozione, uno in meno rispetto al quorum richiesto, che avrebbe determinato la decadenza dell’amministrazione comunale e della stessa assise civica. A votare no alla mozione è stato il gruppo Vivere le Egadi (Aloia, Salerno, Bevilacqua, Giangrasso), mentre si sono espressi favorevolmente all’atto i consiglieri Lo Iacono, Sammartano, Serra, Ernandez, Armetta, Bannino e Sinagra. Risultava assente alla votazione il consigliere Galuppo.

Di seguito la nota diffusa dal sindaco Forgione a commento dell’esito del dibattito consiliare: “Ieri si è conclusa una delle pagine più vergognose della storia politica e istituzionale delle Egadi, che ha paralizzato per mesi l’attività del Consiglio comunale. La mozione di sfiducia, presentata nei confronti del sottoscritto, non ha ottenuto la maggioranza necessaria ed è stata bocciata. Per raggiungere questo obiettivo i consiglieri firmatari hanno tentato di far decadere, pretestuosamente, la collega Giuseppina Salerno, contraria alla mozione. Provvedimento che è stato bocciato dal Tribunale Amministrativo Regionale di Palermo con ben due decisioni. Nonostante mancassero i numeri per l’approvazione e l’esito della votazione fosse ampiamente prevedibile, i firmatari della mozione hanno scelto ugualmente di discuterla in aula utilizzando la mozione come strumento di propaganda, aizzando all’odio e agli insulti, purtroppo, non frenati dalla presidente del Consiglio Emanuela Serra che non garantisce più la neutralità e l’imparzialità istituzionale della sua funzione. A ciò si aggiunge l’ulteriore indignazione per il degrado e la deriva dei toni e dei linguaggi utilizzati nella seduta di ieri. Quando il portavoce del sindaco e un consigliere comunale sono stati insultati con commenti omofobi, senza che la presidente abbia sentito il bisogno di esprimere solidarietà e vicinanza al collega Giangrasso, vuol dire che sono saltate tutte le regole del rispetto civico istituzionale. Lascia l’amaro in bocca vedere le Istituzioni ridotte a tale stato di degrado e non più luogo di confronto sereno e politico. Da parte nostra continueremo ad andare avanti. È in gioco il futuro delle Egadi, con gli investimenti già in corso di realizzazione e gli altri in arrivo. È questa la nostra responsabilità: affrontare la stagione estiva, rendere accoglienti le nostre isole, garantire servizi essenziali per i cittadini, i visitatori e gli operatori economici e assicurare certezza di futuro, trasparenza e legalità”.

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