Trapani e Calatafimi, ma anche gli altri comuni della Provincia, chiedono fortemente di non depositare le scorie radioattive tra Fulgatore e Segesta. Dopo la manifestazione all’antico tempio del Parco archeologico, è toccata alla frazione trapanese ospitare un dibattito del mondo agricolo sulla vicenda che vuole l’azienda Sogin occuparsi del deposito sotterraneo di rifiuti radioattivi. E stamattina sit in in grande in Piazza Vittorio Emanuele, con Istituzioni, Autorità politiche – di qualsiasi colore e appartenenza -, associazioni, cittadini e soprattutto studenti, per dire ancora una volta “no” alle scorie sul territorio.
«Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani, oggi abbiamo manifestato il nostro NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come MoVimento 5 Stelle Sicilia, lavoreremo perché l’ARS approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora ascoltato un NO altrettanto deciso da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte del Governo Regionale. Al contrario, sembrano giungere da autorevoli rappresentanti del territorio preoccupanti voci di “disponibilità a valutare” le “opportunità economiche”. Per quanto ci riguarda, e la nostra presenza oggi in piazza lo testimonia, nessuna sirena occupazionale potrà farci cambiare idea, Non rinunceremo a difendere il nostro territorio dall’ennesimo scempio ambientale e sociale». Lo ha dichiarato stamani la deputata regionale del Movimento 5 Stelle Cristina Ciminnisi nel corso della manifestazione in piazza Vittorio Emanuele a Trapani contro la designazione dei territori di Trapani e Calatafimi Segesta come siti idonei per allocare un deposito di scorie nucleari.
Presente alla manifestazione anche Francesca Trapani, coordinatrice del Gruppo Territoriale di Trapani del M5S: «Bene fa l’on. Ciminnisi a definire scellerata l’indicazione della SOGIN dei siti di Calatafimi e Trapani. Aree, per altro, che vivono di agricoltura e turismo, con un forte radicamento alla terra e a una storia fatta di bellezze paesaggistiche e eccellenze gastronomiche che sono tra i principali motivi di attrazione per chi viene a visitare la nostra terra. Il M5S di Trapani, coerente con la vocazione ecologista e ambientalista del Movimento, sarà in prima linea perché Trapani e Calatafimi Segesta vengano esclusi al più presto dalla lista dei siti idonei».
“Stamattina in piazza Vittorio Emanuele a Trapani per ribadire il nostro No al deposito di scorie nucleari in provincia di Trapani. Un no secco e deciso, che questa mattina scendere in piazza anche centinaia di studenti trapanesi, oltre ai sindaci e alle forze sociali e produttive del territorio. Vedere le nuove generazioni difendere il loro futuro ci rende ancora più determinati nella nostra protesta. Dopo Segesta nelle scorse settimane, oggi è toccato a Trapani e poi ancora altrove. Continueremo a far sentire la nostra voce fino a quando la Sogin non farà marcia indietro”, sono le parole del deputato trapanese Dario Safina.
“La mia vicinanza al popolo trapanese che oggi è sceso in piazza per dire no al deposito nazionale dei rifiuti radioattivi. È impensabile che un territorio come quello della provincia di Trapani, naturalmente vocato al turismo e all’agricoltura, possa essere trasformato in una discarica di scorie nucleari”. A dichiararlo è il senatore del Pd e candidato alle elezioni europee Antonio Nicita, assente alla manifestazione odierna a Trapani per impegni istituzionali a Roma. Netta la sua posizione contro la decisione della Sogin di individuare nella provincia trapanese, a Calatafimi-Segesta e a Trapani, gli unici due siti idonei in tutta la Sicilia per ospitare 92.000 metri cubi di scorie nucleari e di diversa radioattività.
“Avrei voluto essere in piazza oggi con i cittadini e gli amministratori del territorio – continua Nicita – ma soprattutto con le centinaia di giovani che hanno deciso di unirsi alla protesta. Bene ha fatto il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida a coinvolgere le scuole, il futuro appartiene alle nuove generazioni che devono essere consapevoli sempre più dei reali rischi che la loro terra corre. Una terra fatta di paesaggi stupendi, di riserve naturali e coltivazioni d’eccellenza non può accettare di diventare la pattumiera d’Italia”. “Come gruppo del PD al Senato – ha proseguito Nicita – faremo di tutto per far sentire la nostra voce con la Sogin la Società Gestione Impianti Nucleari per Azioni, interamente partecipata dal ministero dell’Economia e delle Finanze. È assurdo che i vertici della società abbiano deciso di lasciare nell’elenco dei siti idonei per il deposito di scorie, sia Segesta che Fulgatore, nonostante le osservazioni di inidoneità rappresentate dai rispettivi Comuni”. “Fanno bene gli attori del mondo produttivo e sociale trapanese a protestare, fanno bene gli studenti a scendere in piazza, fanno bene gli amministratori del territorio a ribadire con forza il loro ‘No’ al deposito di scorie nucleare” – ha continuato il senatore Dem -. “I luoghi appartengono a chi quotidianamente li vive, a nessuno è permesso di arrivare dall’alto e decidere delle sorti di un intero popolo. Metteremo in campo tutte le nostre forze perché ciò non accada”, ha concluso.