«Abbiamo bisogno di testimoniare con la nostra vita che la convivenza pacifica e amorevole è possibile e che le nostre diversità culturali si risolvono nella fede in Dio che è Padre di tutti e tutti vuole salvi nell’amore, nella libertà, nella giustizia e nella pace: tutto da Lui viene e tutto a Lui ritorna».
È questo uno dei passaggi del Messaggio del Vescovo monsignor Angelo Giurdanella rivolto alla comunità musulmana di Mazara del Vallo per l’inizio del Ramadan previsto lunedì 11 marzo. Le due Diocesi – Mazara del Vallo e Tunisi – sono legate da decenni da un rapporto d’amicizia e di collaborazione.
«Quest’anno il vostro impegno in questo forte itinerario spirituale di fede e di carità coincide quasi totalmente con il nostro cammino quaresimale – scrive il Vescovo – due cammini paralleli che ci vedono impegnati in maniera più forte ed assidua nella preghiera, nel digiuno, nella carità fraterna e nella meditazione delle nostre Scritture: il Corano e la Bibbia. Da esse apprendiamo gli insegnamenti e la volontà dell’unico Dio che ci ama come figli e ci vuole tutti fratelli».
Poi un passaggio del Vescovo sulle terre che stanno vivendo la guerra: «Tutti siamo rattristati per lo spargimento di sangue e di odio che accade sotto i nostri occhi: la sopravvivenza del genere umano è gravemente minacciata da estremismi, atti di terrorismo, violenza inumana e inaudita, prepotenze di ogni sorta che rattristano il cuore di Dio. Ciò accade per il fatto che ci siamo allontanati da Lui, convinti che le leggi umane, il disprezzo dell’altro, l’odio, la vendetta, la violenza senza scrupoli, l’egoismo siano la soluzione dei problemi della società, quando in realtà sono il frutto dell’umana follia e il rifiuto della legge di Dio».