Pressati da cambiamenti climatici ed annate sempre più difficili, alti costi di produzione, difficoltà burocratiche e mancanza di infrastrutture adeguate, anche gli agricoltori del trapanese hanno deciso di scendere in piazza. Sono circa 150 i mezzi agricoli che partecipano alla manifestazione che vede riunite cinque sigle sindacali: CONFSAL, COPAGRI, FEDER.AGRI, FNA, CONFAGRICOLTURA e LIBERI AGRICOLTORI. Arrivano da tutto il territorio provinciale e hanno iniziato a radunarsi già oggi presso l’area attrezzata del mercatino. Domani mattina una quarantina di mezzi sfileranno in corteo mentre altri si sposteranno in altri punti della città per un sit-in: nei pressi del Monumento ai Mille e al Lungomare Salinella. Anche il corteo sosterà presso il Monumento ai Mille per ricongiungersi con gli altri mezzi e dirigersi poi verso il Lungomare Salinella. “Lì è previsto un incontro con i rappresentanti delle Istituzioni ed esponenti politici per chiedere loro di portare le istanze degli agricoltori all’attenzione del governo regionale. – spiega Cipriano Sciacca, Segretario Regionale CONFSAL, che annuncia di essere stato designato, in qualità di Consigliere nazionale Feder.Agri, per un incontro con il Ministro Lollobrigida. “Porterò all’attenzione del governo nazionale le nostre richieste” – afferma.
“Questa manifestazione nasce da una forte ed incisiva proposta degli associati di tutta la provincia di Trapani visto il perdurare dello stato di crisi in cui versano le aziende agricole. Viviamo tutti i giorni le problematiche manifestate dagli agricoltori e abbiamo pertanto deciso di accompagnarli in questo percorso che è solo all’inizio e che proseguirà nelle sedi più opportune. Crediamo nel riscatto della nostra agricoltura” – afferma Gianfranco Giacalone, Presidente Regionale Liberi Agricoltori. Diverse le richieste avanzate, da quelle più urgenti a quelle che puntano ad una diversa strutturazione del comparto. In primis, ci sono le difficoltà scaturite da annate agrarie segnate da alluvioni, siccità o temperature estremamente elevate, per le quali si chiede un ristoro immediato. Ma c’è anche la liquidazione delle misure agroambientali: “Vorremmo che si accelerassero le procedure – spiega Michele De Maria, Responsabile Provinciale Feder. Agri – per dare respiro agli agricoltori”. Tra le richieste anche l’attivazione dei crediti d’imposta per l’acquisto dei mezzi di produzione, il pagamento degli aiuti per il caro energia e la vendemmia verde per il 2024. Fondamentale inoltre l’efficientamento delle infrastrutture. “Pensiamo ad un tavolo tecnico per la viabilità e l’acqua – aggiunge De Maria – Abbiamo dighe che non possono essere riempite perché mai collaudate. Alla luce dei fenomeni meteorologici degli ultimi anni, non possiamo permettere che l’acqua vada sprecata. Dovremmo, al contrario, prepararci a costruirne altre”.