Il no chiaro

Gaspare De Blasi

Io la penso così

Il no chiaro

Condividi su:

sabato 16 Dicembre 2023 - 06:31

Il no ad uno stupro deve essere chiaro ( e noi, che troppo spesso dimentichiamo che la vergogna ha un limite, non vorremmo neppure scriverlo). Ma come si fa a tacere? E così…ecco i fatti.

È successo all’alba. In una paninoteca di città, nello specifico si tratta di Torino, ma la sede avrebbe potuta essere quella di qualunque altro comune. Si consuma all’interno di uno dei campus universitari della Torino post industriale. In un quartiere dove una volta c’erano le fabbriche (che nostalgia dei video di quegli operai in tuta che entravano a lavoro…) e oggi invece sono allocati gli studentati.

È la fine di una serata come tante. Prima la discoteca dove Sandra, nome inventato si capisce, sta con un’amica. Molti drink. poi la decisione di tornare a casa. Come raccontato sulle pagine del quotidiano la Repubblica, due ragazzi si erano offerti di riaccompagnarle a casa. Uno dei due, un 26enne, avrebbe tentato un primo approccio, ma era stato respinto. Si era scusato e la studentessa, convinta dall’amica, aveva accettato l’invito a mangiare un kebab tutti insieme. La ventenne ha raccontato agli inquirenti di essere stata portata da uno dei due ragazzi nel buio di una cucina, di essere stata bloccata e di aver subito un abuso sessuale. La ragazza aveva subito dopo denunciato di essere stata stuprata, ma il pubblico ministero non le ha creduto e ha chiesto l’archiviazione perché il suo no non sarebbe stato abbastanza visto e che era andata a mangiare un panino con il suo aggressore.

Il suo caso è stato discusso al Tribunale di Torino davanti al gip Manuela Accurso, a cui spetterà la decisione di mandare a processo il 26enne o di chiudere il caso, come ha chiesto la procura. Per il pubblico ministero il racconto della ragazza sarebbe lacunoso perché «era sotto effetto dell’alcol». Sempre secondo il pm l’indagato inoltre potrebbe avere inteso che «lei ci stesse».

E poi dice che uno se la prende con …stavamo per dire i giudici, ma non è giusto sono tanti i magistrati che capiscono e decidono magari anche sbagliando. Questo pm invece ci ha dato l’impressione di non capire. Una violenza è sempre una violenza, specie se preceduta da un no magari detto da una persona brilla. Così come un anello prezioso non va rubato specie se la persona che lo porta non vuole averlo toccato.

Condividi su:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Commenta