L’arco, la freccia e la traiettoria

redazione

L’arco, la freccia e la traiettoria

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domenica 23 Aprile 2023 - 07:15

Venti sono gli anni. Venti! Quando proposi di dare vita a questa esperienza nell’aprile del 2003 in tanti la considerarono una follia priva di qualsiasi ragione. Ed invece, ricordo con passione i primi giorni in cui ‘confezionammo’ e facemmo nascere il giornale. Un lavoraccio straordinariamente stancante e affascinante. La costruzione della prima, il corsivo, la notizia di apertura, la foto e poi gli articoli interni, le prime rubriche. Per un lungo periodo, quattro pagine per raccontare la giornata di una città, le sue pulsioni, i suoi problemi, la sua cronaca, gli avvenimenti sportivi, la ‘giudiziaria’. Ricordo i volti, le stanchezze, le ore mentre si chiudeva il giornale, gli ultimi articoli da “caricare” e poi l’invio al centro stampa (a volte addirittura la consegna in auto). Sembra già il racconto di un altro mondo.

Con il passare degli anni è cambiato il formato, la foliazione, si è aggiunto l’uso del colore. Il giornale è cresciuto nelle mani sapienti di chi lo ha gestito. Fedele ai suoi principi ispiratori ai quali non è venuto mai meno e che ho sempre riassunto così: popolare senza essere populista e partigiano senza essere fazioso. E’ un crinale difficile in questo periodo spesso caratterizzato da facili manicheismi. Occorre avere un grande amore per le città, per le persone che le vivono. Occorre mantenere forte la curiosità di leggere la realtà e offrire punti di vista. Penso che il suo segreto sia racchiuso in questi aspetti. Ogni mattina Marsala c’è raggiunge ogni angolo della città e ‘racconta’ a tutti i cittadini, senza vincoli di età, di opinioni, di genere. Vale sottolinearlo: un caso unico nel panorama editoriale italiano. Buona e lunga vita all’intera redazione, ai tanti collaboratori, ai suoi lettori.

Ora che sei ‘maggiorenne’ posso guardarti come un padre guarda un proprio figlio e usare per te le parole di Gibran “Voi siete gli archi dai quali i vostri figli, come frecce viventi, sono scoccati”, porto con me la gioia di essere stato l’arco ma consapevole che la freccia, come è giusto che sia, seguirà la sua traiettoria. Buon compleanno.

Ottavio Navarra

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