Petizione dei giovani di Fratelli d’Italia per sfiduciare il sindaco di Trapani

redazione

Petizione dei giovani di Fratelli d’Italia per sfiduciare il sindaco di Trapani

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lunedì 03 Ottobre 2022 - 13:31

Una singolare petizione nasce da un’iniziativa di Gioventù Nazionale, il movimento giovanile di Fratelli d’Italia.

Il partito vuole sfiduciare il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida a suon di… firme.

“E’ arrivato il momento di chiudere il cerchio e chiedere al Consiglio comunale di Trapani una mozione di sfiducia per il sindaco Tranchida. Solo i cittadini trapanesi potranno dare peso alla nostra proposta, sarà possibile firmare online e nei gazebo che organizzeremo in tutta la città – dichiara il portavoce Michele Ritondo -. Lanciamo la petizione online, vi invitiamo a condividerla con gli amici e soprattutto con ogni cittadino trapanese stanco del ‘Metodo Tanchida’ ed avvilito dai continui disservizi inaccettabili e tutt’altro che emergenziali come lo stesso Tranchida tenta di raccontarci”.

“Alla base del metodo dell’attuale sindaco di Trapani – spiega il giovane meloniano – c’è il modo in cui usa la comunicazione istituzionale. Lo abbiamo visto scrivere messaggi con allegato santino di un suo fedelissimo ai numeri dei cittadini estrapolati dalle segnalazioni dei disservizi arrivanti impropriamente nel suo cellulare o dei suoi collaboratori. In occasione degli inaccettabili allagamenti (l’acqua è ristagnata per dodici ore e solo con l’intervento dei Vigili del Fuoco si è liberata la città), riscoprendosi climatologo ha messo in scena un teatrino degno di lode: non c’è nessun risarcimento danni in corso. I moduli diffusi servono ad una ricognizione dei danni, non sono altro che un autocertificazione del cittadino o dell’azienda che comunica i danni subiti e per di più i cittadini non possono neanche comunicare i danni ingentissimi alle automobili“.

Poi nella nota si legge ancora: “L’escursione delle auto dei privati non lo conferma nessuno, né gli uffici preposti alla presentazione dei moduli né tantomeno lo staff del sindaco. Il ‘Metodo Tranchida’, in sintesi, – aggiunge Ritondo – consiste nel rigirare le frittate impostando la comunicazione istituzionale a favore della tesi della sua discolpa. Un appello ai consiglieri comunali, non fatevi schiacciare dal metodo Tranchida, alzate l’asticella e pretendete spiegazioni ad ogni passo amministrativo o politico che sia. È il momento di un segnale alla città”.

Nei prossimi giorni saranno comunicati i dettagli dei gazebo.

La petizione si può firmare qui:https://chng.it/xSwJgv2Q

Le firme raccolte, online e nei gazebo, saranno consegnate ai consiglieri comunali di opposizione.


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