Conte: “In Sicilia M5S da solo”. Coalizione progressista in frantumi

redazione

Conte: “In Sicilia M5S da solo”. Coalizione progressista in frantumi

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lunedì 22 Agosto 2022 - 16:48

Quello che in molti temevano, all’indomani delle primarie presidenziali in Sicilia, si è puntualmente verificato: alla vigilia della presentazione delle liste va in frantumi l’alleanza tra Pd, M5S e Cento Passi. A sancire la fine del progetto progressista è stato l’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte, confermando i rumors delle ultime ore con una scelta che somiglia tanto a una ripicca del leader pentastellato nei confronti del segretario dem Enrico Letta, che a sua volta aveva seppellito l’alleanza su base nazionale in seguito alla caduta del governo Draghi.

“In Sicilia il Movimento 5 Stelle correrà da solo, per dare riscatto e dignità a tutta l’isola”. Lo annuncia Giuseppe Conte. “Alcune settimane fa – scrive in un post su Facebook – ero stato chiaro: quello che vale a Roma vale a Palermo. Sappiamo come è andata nella capitale: il Pd ha scelto l’agenda Draghi, rinnegando tutto il lavoro realizzato in direzione progressista durante il Conte II. Nonostante questo, in Sicilia abbiamo tentato fino all’ultimo di costruire un percorso comune, anche in considerazione del percorso di partecipazione costruito in occasione delle primarie. Dal Partito democratico, però, ancora una volta non sono giunte risposte adeguate”. “Siamo arrivati a questo paradosso: da una settimana – prosegue il leader M5s – c’è un’impasse dovuta all’insistenza dei democratici per infilare nelle liste esponenti impresentabili. Una posizione che ha messo in imbarazzo anche Caterina Chinnici, che è stata costretta a richiamare il Pd su questo punto: chi ha procedimenti penali pendenti deve restare fuori dalle liste. Per noi la questione è semplice: abbiamo sempre detto che saremo stati garanzia di profili impeccabili, al servizio dei cittadini. L’asticella del senso delle Istituzioni con noi è sempre alta, tanto sul versante nazionale tanto sul versante locale. Questi segnali che ci arrivano dagli amici del Pd non sono affatto incoraggianti. La Sicilia merita francamente di più. Ai cittadini abbiamo il dovere di trasmettere credibilità, trasparenza, passione. In una parola, fiducia: quella che sembra ancora una volta mancare. Questa nostra linea di condotta è una garanzia per i siciliani e per tutti gli italiani: saremo sempre dalla parte giusta”.

Il M5S non sosterrà dunque Caterina Chinnici, vincitrice delle primarie dello scorso 23 luglio, ma un proprio candidato alla presidenza, che sarà Nuccio Di Paola.

Dura la replica del segretario del Pd Anthony Barbagallo: “A Giuseppe Conte dico, intanto, che la dignità è mantenere la parola data. E questa rocambolesca giravolta di oggi del suo Movimento è tutt’altro che degna. Quello del M5S è alto tradimento nei confronti dei siciliani che hanno creduto al fronte progressista. Il Movimento 5 stelle in Sicilia aveva condiviso l’opposizione a Musumeci e in virtù di questo ha sottoscritto un patto per le primarie di coalizione. Hanno garantito il sostegno alla candidata vincitrice, Caterina Chinnici e il PD aveva detto, più volte nei giorni scorsi, si a tutte le richieste da loro avanzate. Alcune anche premature per non dire stravaganti. Abbiamo atteso fiduciosi ma chiaramente oggi di fronte a questa presa di posizione inspiegabile prendiamo atto che la coalizione progressista finisce qui. Il M5S si assume la responsabilità di sciogliere una alleanza e una coalizione per la quale abbiamo lavorato per anni e chiamato al voto oltre 30 mila siciliani in uno sforzo comune non indifferente, vanificato da scelte politiche che nulla hanno a che fare con la Sicilia e i siciliani”.

Severo sulla decisione del leader pentastellato anche Claudio Fava: “Dispiace doverlo dire ma Conte è un bugiardo. Come nella favola del lupo e dell’agnello ha continuato ad alzare la posta cercando un pretesto per rompere: prima il programma, poi gli assessorati, poi il listino… . Conte aveva deciso di uscire dalla coalizione nel momento stesso in cui ha scelto di candidarsi a Palermo. Non ha avuto l’onestà politica e umana di dirlo. Ma almeno adesso faccia a meno di arrampicarsi su altri improbabili pretesti”.

“Attraverso le primarie mi era stata affidata la guida di una coalizione che non esiste più. Tanta rispettosa e paziente attesa per ritrovarsi ora in uno scenario stravolto che di fatto azzera tutto e impone nuove riflessioni nel pochissimo tempo rimasto”. Questo il commento della candidata alla presidenza della Regione Siciliana, Caterina Chinnici, all’uscita del Movimento cinque stelle dalla coalizione progressista.

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