Terminata la campagna di documentazione dei rostri della Battaglia delle Egadi (241 a.C.)

redazione

Terminata la campagna di documentazione dei rostri della Battaglia delle Egadi (241 a.C.)

Condividi su:

giovedì 23 Giugno 2022 - 08:03

Dopo tre settimane si è conclusa la campagna di documentazione, studio e rilievo dei rostri della Battaglia delle Egadi (241 a.C.) di cui nel 2017, a più riprese, avevamo raccontato la straordinaria scoperta di alcuni dei reperti rinvenuti sin dagli inizi del 2000 nei fondali a nord-ovest di Levanzo. Oltre ai 23 rostri erano stati portati alla luce due spade, 30 elmi del tipo Montefortino, alcune monete e un gran numero di anfore in un’indagine che ha visto collaborare la Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana, la statunitense RPM Nautical Foundation, la SDSS – The Society for Documentation of Submerged Sites, e la GUE – Global Underwater Explorers. Le attività di documentazione hanno riguardato le scansioni laser e le fotografie dei rostri e il rilievo di tutti i reperti. Grazie a questo lavoro congiunto degli studiosi e dei tecnici coordinati dal Soprintendente Ferdinando Maurici e della RPM Nautical Foundation (William Murray, University of South Florida – USA, Peter Campbell, Cranfield University – UK, Stephen DeCasien, Texas A&M University – USA, Konstantinos Raptis, University of Athens -GR), i rostri saranno visionabili online tramite un database.

Oggi i rostri sono esposti nell’arsenale della Marina Regia di Palermo nell’ambito della mostra “Sebastiano Tusa, una vita per la cultura”, a Favignana nella sala museale della Battaglia all’interno dell’ex Stabilimento Florio, al Castello di Punta Troia a Marettimo e al Museo Agostino Pepoli di Trapani.

Condividi su:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Commenta