Aumento luce e gas, i comuni siciliani spengono le luci

redazione

Aumento luce e gas, i comuni siciliani spengono le luci

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giovedì 10 Febbraio 2022 - 13:32

Anche i comuni siciliani aderiranno, stasera alle ore 20, alla protesta simbolica contro il caro bollette promossa dall’ANCI. Ogni sindaco spegnerà le luci di un luogo simbolo della propria comunità per protestare contro l’eccessivo aumento dei costi dell’energia.

“L’aumento dei costi dell’elettricità e del gas avrà certamente delle gravissime conseguenze sui bilanci di famiglie e imprese ma coinvolgerà anche i comuni che, nei prossimi mesi, potrebbero vedersi costretti a non poter garantire i servizi essenziali ai cittadini”. Ha dichiarato Leoluca Orlando, presidente di ANCI Sicilia.

“La protesta simbolica indetta per stasera – continua Orlando – nasce dalla necessità di far sentire la voce dei sindaci sensibilizzando i cittadini e le istituzioni sulla questione e per chiedere al Governo di alleggerire questo peso insopportabile che rischia di peggiorare la difficile condizione economica scaturita dalla pandemia, bloccando la timida ripresa registrata negli ultimi mesi”.

Hanno aderito all’iniziativa molti comuni siciliani fra i quali Palermo, che spegnerà le luci dei “Quattro Canti” e Trapani che sospenderà l’illuminazione, per 30 minuti,  alla torre di Ligny e alla fontana del Tritone. 

Continua a crescere l’elenco dei comuni siciliani che questa sera alle 20, in segno di protesta contro i rincari dell’energia elettrica, spegneranno le luci in luoghi simbolo delle città.

Oltre a Palermo, Catania, Agrigento, Bagheria, Noto, San Salvatore di Fitalia, Capaci, Canicattini Bagni, Sortino, Caltagirone, Misterbianco, Monreale, Castellammare del Golfo e Terme Vigliatore, hanno aderito all’iniziativa anche:

Il comune di Isnello (PA) che spegnerà le luci nella zona di Santa Maria;

Marsala (TP) dove verrà lasciata al buio la facciata di Palazzo VII Aprile, sede del Consiglio comunale;

Luci spente a Tremestieri Etneo (CT) nel Palazzo Comunale e nella piazza antistante;

A Lipari (ME) il Palazzo Municipale;

A Gibellina (TP) la Stella d’ingresso al Belice;

Al buio anche il Castello Medievale di Pantelleria (TP)

Luci spente nella Piazza Mazzini di Tusa (ME)

Il Monumento ai Caduti di Piazza Santa Barbara a Paternò (CT)

A Belpasso (CT) verrà disattivata l’illuminazione della Chiesa Madre e di Piazza Duomo

Infine, il comune di Trapani ha comunicato che oltre alla Torre di Ligny e alla Fontana del Tritone, le luci verranno spente anche nel Porticato di Piazza Mercato del pesce e nell’Abbeveratoio di via Pepoli. 

Tra i comuni trapanesi, il primo ad aderire è Alcamo aderisce all’iniziativa dell’ANCI contro il caro bollette.

L’assessore alla programmazione finanziaria e alle entrate, Vittorio Ferro dichiara: “Spegnere le luci del Castello dei Conti di Modica, monumento simbolo della nostra Città, vuole essere un chiaro segnale di adesione alla protesta indetta dall’ANCI, poiché l’aumento esagerato del costo dell’energia rischia di incidere non solo sulle famiglie e le imprese, ma anche sui comuni che, nei prossimi mesi, potrebbero ritrovarsi a fare economia sui servizi offerti ai cittadini. Seppur il terzo Decreto Sostegni appena pubblicato in gazzetta preveda ‘Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da COVID-19, nonché per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico’ non è assolutamente sufficiente a compensare i maggiori costi dell’energia”.

“Pertanto – conclude Ferro – l’auspicio è quello che le istituzioni regionali e nazionali trovino in tempi brevi tutte le soluzioni possibili affinché l’aumento dei costi dell’energia elettrica non incida sulle casse dei Comuni e, naturalmente su quelle dei cittadini e delle imprese che continuano a pagare il disagio socioeconomico derivato dalla pandemia”.

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