Un nuovo Parco Eolico tra Marsala e Mazara (nel silenzio della politica)

Vincenzo Figlioli

Un nuovo Parco Eolico tra Marsala e Mazara (nel silenzio della politica)

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martedì 08 Febbraio 2022 - 07:00

Un Parco Eolico dotato di dieci aerogeneratori sorgerà nel territorio compreso tra Marsala e Mazara del Vallo. Il progetto, lo scorso aprile, ha ottenuto le autorizzazioni necessarie da parte dell’assessorato regionale energia ambiente e l’iter è dunque ormai in stato avanzato. Tanto che, dalla giornata di ieri, il Comune di Marsala ha pubblicato sull’albo pretorio la comunicazione che avvisa i proprietari dei terreni interessati che il progetto definitivo è stato approvato e che risulta corredato dalla dichiarazione di pubblica utilità.

Il Parco Eolico, denominato Matarocco, sorgerà tra le contrade Selvaggi, Mamuna (territorio marsalese) e Carcia (territorio mazarese). Promosso da VGE 01, azienda leader nel settore delle rinnovabili con sede a Rovereto, il progetto è stato redatto dalla Hydro Engineering s.s. e prevede l’installazione di dieci aerogeneratori, otto nelle citate contrada lilibetane, due in quelle mazaresi.

Si tratta di aree leggermente collinari (mediamente 150 metri sul livello del mare), in cui i suddetti macchinari potranno sfruttare il vento che spesso insiste da queste parti, producendo – una volta entrati a regime – un quantitativo pari a 88,6 Gwh di energia elettrica ogni anno. “Se il consumo medio di una famiglia italiana formata da 3 persone è pari a 2500 kWh/anno, significa che 88.600.000 kWh/anno equivalgono al fabbisogno medio annuale di 35.440 famiglie”, si legge all’interno della proposta progettuale, in cui si fa riferimento anche al “notevole contributo al risparmio di emissioni di gas ad effetto serra” che deriverà dal Parco Eolico Matarocco. Complessivamente, si prevede una spesa per il proponente di oltre 35 milioni di euro, compresa la realizzazione di una serie di opere impiantistiche e civili.

La comunicazione della ditta VGE 01 pubblicata sull’Albo Pretorio del Comune di Marsala è corredata dall’elenco dei soggetti – tutti privati – proprietari delle particelle catastali su cui sorgerà l’opera. Si tratta di terreni prevalentemente agricoli, in una zona – quella di Matarocco – che è notoriamente caratterizzata da una vocazione vitivinicola.

Il tema è senz’altro delicato: il ricorso alle energie rinnovabili, di per sé, è uno degli aspetti su cui maggiormente insistono i fautori della transizione ecologica verso un’economia green, capace di riconcepire un paradigma legato alla centralità delle fonti petrolifere. Dall’altro lato, però, c’è anche la questione dell’utilizzo del suolo e del rischio di sacrificare le superfici agricole, con effetti negativi sulla tenuta dell’ecosistema.

Già in passato Matarocco fu interessata da altre progettualità, in particolare la realizzazione di un’area industriale di cui si sono poi perse le tracce. Sulla questione a suo tempo, si innescò in città un acceso dibattito tra quanti ritenevano quel progetto un’importante occasione di sviluppo per il territorio e coloro che dichiararono la propria contrarietà, difendendo la vocazione agricola della zona. A distanza di quasi vent’anni, evidentemente, il vento è mutato e i vari step autorizzativi sono andati avanti senza alcun dibattito in città, a differenza di quanto avvenuto a Salemi, dove il progetto per la realizzazione di un altro parco eolico nella zona di Rampingallo – promosso dalla società Wood Eolico Italia – approdò in Consiglio comunale, con l’approvazione all’unanimità di una mozione contraria e una forte presa di posizione del sindaco Domenico Venuti, che scrisse al governo regionale per tutelare la “rilevanza storica, artistica e paesaggistica dell’area”.

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