Covid, cambiano le regole a scuola. Si preferisce la presenza

redazione

Covid, cambiano le regole a scuola. Si preferisce la presenza

Condividi su:

martedì 08 Febbraio 2022 - 08:55

Oltre 600 mila studenti sono rientrati nelle loro classi grazie alle nuove norme che regolano le quarantene. Si preferisce far tornare tutti in presenza così come hanno chiarito in conferenza stampa i ministri della Salute e dell’Istruzione, Speranza e Bianchi.

Il nuovo provvedimento è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale venerdì sera ed è stato letto nelle scuole sabato scorso in quegli istituti rimasti aperti, quindi dirigenti, docenti e personale di segreteria hanno dovuto avvisare le famiglie telefonicamente.

Nelle scuole per l’infanzia, dove i bimbi non sono vaccinati, si resterà in presenza fino a quattro casi di positività. Così anche alle elementari: con cinque o più casi di positività nella stessa classe i vaccinati e i guariti da meno di 120 giorni o dopo il ciclo vaccinale primario, i vaccinati con dose di richiamo e gli esenti dalla vaccinazione proseguono l’attività in presenza con l’utilizzo della mascherina ffp2 (sia nel caso dei docenti che degli alunni sopra i 6 anni).

Alle scuole medie e superiori con un caso di positività nella stessa classe l’attività didattica prosegue per tutti con l’utilizzo di mascherine ffp2. Con due o più casi di positività i vaccinati e i guariti da meno di 120 giorni o dopo il ciclo vaccinale primario, i vaccinati con dose di richiamo e gli esenti dalla vaccinazione proseguono l’attività in presenza con l’utilizzo di mascherine ffp2.

Per i non vaccinati invece si prospetta la didattica a distanza.

Domani il ministro incontrerà le Consulte delle studentesse e degli studenti che nel frattempo hanno lanciato gli Stati generali della scuola pubblica. “Non si tiene conto delle difficoltà degli ultimi anni, l’esame di maturità così come è stato previsto è privo di senso – denunciano i ragazzi – non riteniamo che il percorso degli studenti si possa valutare attraverso questa modalità. Al contrario sosteniamo un approccio che garantisca di apportare elementi di soggettività e pensiero critico al processo valutativo, valorizzando la multidisciplinarietà e il totale percorso di studi dello studente”.

Condividi su:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Commenta