La musica di Gianfranco Marino in digitale su bandcamp: “Libero e in controtendenza”

redazione

La musica di Gianfranco Marino in digitale su bandcamp: “Libero e in controtendenza”

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sabato 05 Febbraio 2022 - 08:45

Dopo il successo ottenuto con il Festival Rockarossa a Petrosino nel 2018, dopo vent’anni dall’ultima edizione, e dopo la pagina Carnera e diversi live masticati, il chitarrista Gianfranco Marino torna in una nuova veste: in versione “digitale”.

Sul sito Bandcamp.com si possono ascoltare i lavori vecchi e nuovi del musicista petrosileno, le sperimentazioni, dai suoni più “home” a quelli in studio che segnano la sua carriera. Come nel caso della formazione palermitana Mari X: è possibile trovare una selezione di brani tratti dai tre album della band “New Trippers” (2001), “Due” (2002) e “Miraclebitchscuit” (2008).

Bandcamp è l’unico posto in cui inserirò la musica fatta sin dal ’95 ad oggi, in quanto una piattaforma che ha aiutato gli artisti nel difficile periodo della pandemia, devolvendo loro tutti i proventi arrivati dai followers – afferma Gianfranco Marino -. Nel complesso periodo che stiamo vivendo, dove non si fanno concerti, ho ritrovato la mia intimità e l’esigenza di fare le cose secondo il mio background, liberamente e in qualsiasi momento della giornata. Negli ultimi due anni ho fatto un percorso per capire cosa conta veramente e la musica la penso in maniera pura, mi sento in controtendenza rispetto al momento storico; oggi con tutti i software a disposizione non c’è più bisogno di essere un professionista, ma io non amo le cose che sviliscono le capacità umane”.

Sul canale bandcamp del musicista, si potrà già trovare “In veranda”, un brano contaminato, un esperimento fatto in lockdown esclusivamente home recording: “Stilisticamente non voglio essere etichettato – ci dice il chitarrista che di recente ha collaborato con Giovanni Gulino già voce dei Marta sui Tubi -, perché ho iniziato studiando musica classica. Suono quello che mi va a prescindere dal genere. Ho sempre ascoltato la musica non influenzato da nessuno. D’altronde ho vissuto gli anni ’90 e molti dischi e grandi gruppi li ho visti nascere”. 

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