Al Senato interrogazione sull’eccesso di obiettori di coscienza negli ospedali siciliani

redazione

Al Senato interrogazione sull’eccesso di obiettori di coscienza negli ospedali siciliani

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giovedì 11 Novembre 2021 - 10:31

“Ringrazio il Senatore Santangelo M5S, la Senatrice Malpezzi capogruppo del Partito Democratico e la Senatrice De Petris LEU per aver presentato un’interrogazione indirizzata al Ministro Speranza sull’eccesso di obiettori di coscienza negli ospedali siciliani e per insistere sulla piena applicazione della 194/78 nella nostra regione”.

Lo afferma la Presidente dell’Assemblea del PD provinciale, Valentina Villabuona. “Nella nostra provincia – continua – dai dati in nostro possesso, c’è solo un medico non obiettore e questa situazione è simile se non peggiore nelle altre province siciliane, ecco perché il lavoro dei senatori, a cui sono certa si aggiungerà quello delle deputate alla Camera e dei parlamentari regionali è molto importante. Il lavoro fatto in queste settimane dalla Rete consultiva delle donne di Trapani è stato fondamentale per mettere in evidenza un problema grave che riguarda tutta la Sicilia. C’è bisogno di affrontare questo tema in modo serio perché l’applicazione corretta della 194/78 tutela la salute delle donne. *Un diritto non è mai un eccesso ed è evidente che l’unica strada praticabile sia quella di indire concorsi per medici non obiettori, così come è avvenuto già in altre regioni italiane. Lavorare insieme su temi così importanti che riguardano i diritti delle donne e che hanno una ricaduta nelle nostre città, è fondamentale per costruire quel campo largo tanto auspicato“.

Questo quanto scrivono dalla Rete Consultiva Provinciale Donne di Trapani: “Esprimiamo soddisfazione per il deposito al Senato di un’interrogazione a firma del Sen. Santangelo M5S, della Senatrice Malpezzi capogruppo del PD e della Senatrice De Pedris di Leu, indirizzata al Ministro Speranza sull’eccesso di obiettori di coscienza negli ospedali siciliani. L’interrogazione supporta quanto denunciato nel Documento Petizione , evidenziando che in in Sicilia  il rapporto abitanti-consultori è ben lontano sia da quanto previsto dalla legge Reg. Sicilia n. 21 del 24/07/78 (che prevede un consultorio ogni 20.000 abitanti) sia dalla media nazionale. Inoltre, cinque ginecologi su sei sono obiettori di coscienza ed in relazione ai dati del 2019 il tasso dei medici obiettori era dell’85,8% e quello degli anestesisti  è pari al 73,1%. Reputiamo estremamente importante che l’interrogazione  chieda chiaramente
quali azioni, il Ministro interrogato per quanto di propria competenza, intenda porre in essere per garantire la piena applicazione della legge 194/78 a partire dal potenziamento dei consultori e dalle campagne di informazione soprattutto nelle scuole, fra i mediatori culturali e nelle comunità straniere; se non intenda stanziare maggiori risorse volte a prevedere la presenza di centri di ascolto e sostegno psicologico nelle scuole con personale laico specializzato;
se, per quanto attiene alle proprie prerogative, non intenda effettuare una verifica di tutti gli organici degli ospedali siciliani in relazione al numero di medici e anestesisti obiettori di coscienza. Crediamo che questo sia un primo passo per portare un tema così importante all’interno delle istituzioni e trovare una soluzione che tuteli la salute delle donne. Siamo certe che nei prossimi giorni seguiranno le interrogazioni anche alla Camera e all’Ars. Da parte nostra l’impegno a creare momenti di confronto nei territori, a continuare la raccolta di firme anche sul cartaceo e a coinvolgere le associazioni siciliane per chiedere un’audizione urgente alla VI Commissione dell’Ars, affinché anche in Sicilia vi sia una piena applicazione della 194/78″.

Anche l’UDI esprime grande soddisfazione nell’apprendere dell’interrogazione parlamentare M5S, PD, LeU sull’eccesso di obiezione di coscienza in Sicilia: “E’ un eccesso che tocca l’87% e che ha mietuto vittime, ricordando la morte di Valentina Milluzzo a Catania.  Quello di portare a corretto dimensionamento gli obiettori di coscienza, come previsto dalla 194/78, è semplicemente un gesto di civiltà ed un atto dovuto per garantire un diritto sancito da una legge dello Stato: legge che non può essere aggirata o svuotata da convincimenti personali, seppur legittimi, ma che non hanno a che fare col diritto alla salute e all’autodeterminazione. Non si può attentare ad un diritto per affermarne un altro. Con la Rete Provinciale delle Donne di Trapani, abbiamo chiesto che la Regione Sicilia faccia proprio il provvedimento adottato da Zingaretti nella Regione Lazio. Personalmente, non sono ottimista, ma resto speranzosa. Sicuramente, l’atto dei Senatori 5S, Pd e Leu rappresenta una luce in fondo al tunnel: riconoscere un problema, quando per anni è stato sminuito e taciuto, è importante. Che lo Stato riaffermi con forza la difesa di una legge che sancisce un diritto, solo teoricamente acquisito, è un atto contro chi, politicamente e strumentalmente, vuole sostituire la morale al diritto stesso, e fa confusione tra politica ed etica. La lotta dell’UDI, a livello nazionale e territoriale, non inizia ieri e non finirà domani, saremo sempre sentinelle per tutte le donne”. 


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