Sbarco nella notte scorsa, attorno alle 2, sull’isola di Levanzo, tra Cala Genovese e Cala Tramontana. Ventitré le persone arrivate dalle coste della Tunisia, tra cui una donna e due minori.
C’è anche un decesso per annegamento: la guardia costiera, allertata dai racconti dei compagni di viaggio, ha ritrovato il cadavere. Da principio i migranti avevano parlato di due dispersi: l’altro è stato trovato ed è vivo. In acqua sono stati recuperati anche un gommoncino e tre giubbotti di salvataggio, due di colore rosso con scritte in arabo. Si cerca ancora l’imbarcazione di più grandi dimensioni.
Le operazioni di soccorso sono iniziate subito dopo le segnalazioni arrivate dall’isola di Levanzo, che registra nella sua storia solo tre sbarchi di migranti: sul posto una motovedetta della guardia costiera e una dei carabinieri di Favignana e, a supporto, le motovedette di guardia costiera, carabinieri e guardia di finanza di Trapani, nonché un elicottero dell’Aeronautica militare di Trapani-Birgi che, decollato dalla base attorno alle 4, ha effettuato una doppia missione, notturna e diurna, all’alba. In queste ore è in corso il trasferimento dei migranti al porto di Trapani tramite una motovedetta della guardia di finanza.
In merito allo sbarco di migranti avvenuto questa notte nelle acque di Levanzo, tra Cala Genovese e Cala Tramontana, e alla morte di uno di loro, il sindaco del Comune di Favignana – Isole Egadi Francesco Forgione ha dichiarato:
«Ancora una volta le Egadi si confermano una delle rotte per i migranti che giungono sulle nostre coste fuggendo dalla disperazione e dalle sempre più preoccupanti condizioni politiche dei loro Paesi. Voglio ringraziare la Guardia Costiera, la Guardia di Finanza e i Carabinieri che prontamente sono intervenuti nell’opera di salvataggio. Purtroppo è stato impossibile salvare una persona, trovata priva di vita. Voglio anche ringraziare i cittadini di Levanzo che sono stati solidali. Resta ora da chiarire in quanti siano arrivati, che fine abbia fatto il mezzo di trasporto, se siano stati abbandonati in mare o se la loro barca sia stata affondata. Sarà compito delle Forze dell’ordine e della Magistratura fare luce su questo. A noi toccai il dovere dell’accoglienza e della solidarietà»