Il report della Fondazione Gimbe: meno casi di Covid in Italia, aumentano in Sicilia

redazione

Il report della Fondazione Gimbe: meno casi di Covid in Italia, aumentano in Sicilia

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giovedì 22 Aprile 2021 - 17:38

Il monitoraggio della Fondazione Gimbe conferma, nella settimana 14-20 aprile, la riduzione di nuovi casi (98.030  vs 106.326 della settimana precedente, per una flessione pari al 7,8%) e decessi (2.545 vs 3.083, pari a una flessione del 17,5%) riferibili al Covid-19 sul territorio italiano. Diminuiscono anche i casi attualmente positivi (482.715 vs 519.220), le persone in isolamento domiciliare (456.309 vs 488.742), i ricoveri con sintomi (23.255 vs 26.952) e le terapie intensive (3.151 vs 3.526).

Uno degli aspetti più incoraggianti è l’alleggerimento della pressione sugli ospedali. Tuttavia, rimangono sopra la soglia di saturazione 4 regioni per l’area medica e 12 per le terapie intensive.

La Sicilia, così come la Campania e il Molise, fa registrate tuttavia un aumento dei casi, in controtendenza rispetto alla media nazionale (+2% rispetto alla settimana precedente), mentre migliora il dato sui ricoveri sia presso i reparti Covid che in terapia intensiva.

Sul fronte delle vaccinazioni si è registrato un sensibile cambio di passo, anche se per raggiungere gli obiettivi annunciati nei giorni scorsi dal generale Figliuolo servirebbero oltre 180 mila somministrazioni al giorno.

In Sicilia, il 7,5% dei residenti ha concluso le procedure vaccinali per quest’anno, avendo ricevuto entrambe le dosi. Un ulteriore 8,7% della popolazione ha invece ricevuto solo la prima dose.

A proposito del decreto riaperture, la Fondazione Gimbe lo definisce un atto coraggioso “sul filo del rasoio” per rilanciare attività produttive e placare tensioni sociali, evidenziando al contempo che se passa il messaggio del “liberi tutti” la stagione estiva è a rischio.

Tuttavia, al fine di garantire l’irreversibilità delle riaperture, la Fondazione Gimbe esorta Governo e Regioni ad elaborare una strategia esplicita e condivisa per arginare la verosimile risalita dei contagi e, soprattutto, un piano di medio-lungo periodo per uscire dalla pandemia che tenga conto, oltre che delle coperture vaccinali, di scenari epidemiologici e criticità mai risolte in 14 mesi di pandemia.

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