Dopo il richiamo, parla Linda Licari: “Vicenda vergognosa. Ora si rinnovi il Pd”

redazione

Dopo il richiamo, parla Linda Licari: “Vicenda vergognosa. Ora si rinnovi il Pd”

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mercoledì 17 Marzo 2021 - 06:45

Nel fine settimana, abbiamo raccontato del richiamo ufficiale con cui la commissione provinciale di garanzia del Pd ha concluso la propria attività nei confronti dei sei tesserati dem che si erano candidati alle ultime amministrative con altre liste, ma sempre all’interno della coalizione a sostegno di Alberto Di Girolamo. Tra loro anche Linda Licari, che dopo mesi di silenzio sulla questione è tornata a dire la sua sul presente il futuro del Partito Democratico.

Come avete accolto il responso della commissione di garanzia provinciale?

Non l’abbiamo presa bene. Per noi non era assolutamente un atto dovuto, come ci ha detto qualche dirigente. E’ grave che si sia attivata una procedura disciplinare nei confronti di chi ci ha messo la faccia nei tempi opportuni, mentre solo il 31 agosto si decideva di presentare la lista del Pd e lo stesso onorevole Gucciardi aveva detto che forse non era opportuno presentarla. Non potevamo aspettare fino alla fine e poi era opportuno presentare più liste per allargare la coalizione a fronte di un candidato sindaco che poteva contare sul sostegno di 9 liste. Questo era chiaro a tutti, a partire dalla segretaria di circolo con cui ad agosto condividevamo riunioni di direttivo a cui partecipavano 4-5 persone, sempre le stesse. Ad ogni modo, abbiamo lavorato per cercare i voti per noi stessi e per il Pd. Non ho visto lo stesso atteggiamento da parte di altri dirigenti marsalesi, che dopo aver annunciato la propria contrarietà alla ricandidatura di Alberto Di Girolamo si sono dileguati, non portando alcun candidato alla lista e non partecipando alla campagna elettorale. Purtroppo, per una manciata di voti, due delle nostre liste non hanno raggiunto il quorum e ci ritroviamo con una minoranza risicata, rappresentata da tre consiglieri comunali che cercano di fare il possibile. Ad ogni modo, il procedimento ha suscitato stupore e delusione tra tanti tesserati storici, ma anche tra i più giovani, senza dimenticare che erano passati quattro mesi dalle amministrative e che lo Statuto dovrebbe essere applicato sempre, non in maniera discrezionale.

Zingaretti ha detto che nel Pd si pensa più alle poltrone che alla costruzione di un’alternativa politica. E’ così anche in provincia di Trapani?

Sì. Io e gli altri tesserati che siamo stati messi sotto accusa dalla segretaria di circolo ci ritroviamo nelle parole di Nicola Zingaretti, che evidentemente in questi mesi ha provato un’amarezza e un malessere che andavano esternati. Anche noi abbiamo vissuto questo disagio. Io nel 2015 sono stata eletta con una lista civica, ho pensato tanto prima di tesserarmi per il Pd e l’ho fatto perchè ho creduto nell’apertura di Nicola Zingaretti e perchè condividevo l’appello delle Sardine ad ascoltare la base. Ci siamo ritrovati con leadership fittizie, che ogni tanto producono note che non si capisce da dove vengano. Di fatto, il Pd marsalese è assente dalla scena politica, mentre i nostri elettori ci scrivono ogni giorno per chiedere chiarimenti su tanti provvedimenti dell’attuale amministrazione e si attendono risposte. Noi siamo stati messi all’angolo, qualcuno ha persino detto che eravamo stati sospesi…Non siamo più stati contattati, ma comunque ci risulta che non ci siano state più riunioni, né direttivi…Come funziona il Pd a Marsala? Abbiamo organismi acclamati con quell’unanimismo di facciata di cui parlava nei giorni scorsi Letta: la segretaria di circolo Rosalba Mezzapelle e il presidente Gaspare Galfano. Queste due figure non hanno più convocato nessuno. Perchè? Molti hanno scritto e mandato sollecitazioni alla segretaria, ma non hanno avuto risposte. Da cosa è causato quest’immobilismo?

Come intendente procedere, adesso?

Il ciclo dei ricorsi non si è ancora concluso. Tra l’altro, abbiamo appreso che nella commissione di garanzia provinciale che avrebbe dovuto decidere su di noi potrebbero esserci situazioni di incompatibilità. Tuttavia, piuttosto che ritirare tutto, come chiesto dalla commissione regionale, hanno prodotto quest’atto surreale, un richiamo, nei confronti di chi ha affrontato una campagna elettorale difficile, spendendosi con passione e sottraendo tempo alle proprie famiglie. Una situazione paradossale, ma direi anche vergognosa, a fronte di un partito che perde continuamente consensi e che, secondo gli ultimi sondaggi, è quasi allo stesso livello di Fratelli d’Italia. E’ evidente che la nostra vicenda non c’entra con il rispetto delle regole, ma è un atto politico. Del resto, il nostro Statuto dice tante cose: che bisogna lavorare per far crescere il partito, che occorre coinvolgere i giovani. Penso a quella Sinistra Giovanile che ha scritto pagine importanti della politica marsalese e che non si sente rappresentata da un direttivo composto da 30 persone e 5 aree politiche. Fa male constatare che mentre il centrodestra è giunto al 60% dei consensi, qui si pensa a fare le epurazioni…Nonostante tutto, ho fiducia in questo partito e voglio averne ancora.

Lo scenario politico locale è già in fibrillazione per le prossime regionali. Nelle ultime due occasioni, il Pd si è presentato con candidati marsalesi che hanno preso meno di 200 voti. Intendete continuare a seguire questa linea o c’è l’intenzione di lavorare per qualcosa di diverso?

Mi auguro che ci siano le condizioni per esprimere un candidato marsalese, uomo o donna, che possa rappresentare al meglio gli ideali di una coalizione, al di là delle divergenze che ci sono state in passato e che ci hanno portati a perdere. E’ il momento di accantonare i rancori personali e di rinnovare il Pd, ponendo fine all’unanimismo di facciata e azzerando gli incarichi di vertice. Un nuovo Pd potrebbe fare da guida ad uno schieramento più ampio, composto dalle liste e dai movimenti civici, ma anche da Cento Passi e da Rifondazione Comunista. Marsala è la città più grande della provincia, eppure è sempre stata colonizzata. Forse perchè fa paura e tenerci divisi può fare comodo a qualcuno.

Che futuro avrà Marsala Coraggiosa?

Potrebbero diventare coraggiosi democratici, senza però voler andare a costituire una nuova area o sotto-area. Tengo a precisare che non ci sono leader in Marsala Coraggiosa, ognuno ha il suo spazio e ne è protagonista. Per quanto mi riguarda, la ritengo l’eredità più bella dopo l’esperienza di cinque anni in Consiglio. Mi auguro che il gruppo resti attivo e diventi parte di un Pd rinnovato, per eleggere tra 4 anni consiglieri formati e competenti.

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