Cosa Nostra e il business degli orologi di lusso: arresti e sequestri tra Sicilia e Lombardia

redazione

Cosa Nostra e il business degli orologi di lusso: arresti e sequestri tra Sicilia e Lombardia

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martedì 09 Marzo 2021 - 18:51

Quindici misure cautelari eseguite tra la Sicilia e la Lombardia e sequestri per circa 2,6 milioni di euro. Questo il bilancio di un’operazione coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo ed eseguita dal Nucleo speciale di polizia valutaria della guardia di finanza. Si tratta di undici arresti domiciliari e di uno in carcere, oltre che di tre divieti di espatrio con obbligo di firma decisi dal gip.

L’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Salvatore De Luca, riguarda gli investimenti di Cosa nostra nel mercato nero degli orologi di lusso e rappresenta la prosecuzione dell’operazione ‘Mani in pasta’, che nel maggio 2020 inflisse un duro colpo al clan Fontana con l’esecuzione di novanta misure cautelari personali in tutta Italia per associazione mafiosa, estorsione, traffico di droga, trasferimento fraudolento di valori, riciclaggio, reimpiego di capitali illeciti, esercizio abusivo di giochi e scommesse. Alcuni degli indagati nell’inchiesta di oggi, denominata ‘Affari preziosi’, appartengono alla famiglia Fontana – storicamente egemone nei quartieri palermitani dell’Acquasanta e dell’Arenella, del mandamento di Resuttana -, in parte stabilita da anni a Milano. Secondo la guardia di finanza avrebbero reimpiegato risorse provenienti dagli affari illeciti fatti a Palermo nel business del commercio in nero degli orologi di lusso destinati a clienti facoltosi, mettendo in atto anche “artificiose operazioni finanziarie” con l’estero. Tutto questo “grazie a una fitta rete di relazioni d’affari con numerosi soggetti, tra cui stimati operatori del settore compiacenti”, come esercizi ‘compro-oro’ e gioiellerie di Londra, Milano, Roma e Palermo. I reati contestati, a vario titolo, vanno dal favoreggiamento personale al riciclaggio e all’autoriciclaggio, con l’aggravante del reato transnazionale e di avere favorito Cosa nostra. Sequestrati il patrimonio e il complesso aziendale di una gioielleria di Milano e un ‘compro-oro’ di Palermo, oltre che rapporti finanziari. (AGENZIA DIRE)

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