Cristaldi “scatenato”: «mediocrità imperante, ci vorrebbe una destra moderna»

Tiziana Sferruggia

Cristaldi “scatenato”: «mediocrità imperante, ci vorrebbe una destra moderna»

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martedì 23 Febbraio 2021 - 08:28

« L’acquario sul Lungomare di Mazara è un progetto quantomeno “particolare”, presidente, fors’anche “simbolico”: dalla latrina all’acquario è un bel salto. Certo! e lo hanno cancellato perché dovevano farci i gabinetti pubblici. In realtà non hanno fatto neanche quelli. Niente acquario e niente gabinetti. »

Un giudizio senza appello quello emesso dall’ex presidente dell’ARS oltre che ex sindaco di Mazara e di Calatafimi-Segesta. Nicola Cristaldi non esita a menare acuminati fendenti contro, a suo dire, la mediocrità imperante nel panorama politico locale e italiano. L’ intervista è un excursus visionario e ribelle che non delude la natura del politico di lungo corso quale è: dai gabinetti pubblici all’acquario (mancato) dall’Arte alla ferrovia (vituperata) dalla Cultura a Meloni, Renzi e Salvini, passando dall’occasione persa di Fini, Cristaldi ci spiega la destra moderna che vorrebbe.

Presidente Cristaldi, innanzitutto le chiedo come sta

Sto bene, grazie, con un po’ di apprensione certo per la pandemia, ma sono certo che ne usciremo.

Da anni e per anni sulla cresta dell’onda politica, da un po’ non abbiamo sue notizie “politiche”. Di cosa si sta occupando in questo momento?

Mi occupo sempre di politica. Ho fondato il movimento dei futuristi e siamo una sorta di Osservatorio della politica anche se non siamo interessati in questo momento alle elezioni.

Chi ne fa parte sostanzialmente?

Un po’ di persone appassionate di politica e che sono deluse dagli schieramenti e dei partiti. E’ un contenitore in cui immaginiamo scenari che si svilupperanno nel nostro Paese.

Ha a che fare con il movimento di marinettiana memoria?

No, non vogliamo essere il seguito di quello che ci fu negli anni ’30, sarebbe anacronistico ma noi abbiamo sposato lo Spirito che fece nascere il Movimento in italia.

Cioè?

Una sorta di risveglio artistico, l’ambizione di primeggiare a livello internazionale e lo sviluppo dell’arte anche inteso come sviluppo della società, in sinergia fra passato e presente per disegnare il Futuro in una logica che fu di Marinetti, Balla, Boccioni ma anche del nostro corregionale Pippo Rizzo, troppo spesso dimenticato.

La riporto fra cose “empiriche”: cosa ne pensa di quanto sta accadendo a Mazara, fra attriti e rimpasti di giunta, come saprà son volati gli stracci fra Quinci e il Movimento Siamo Mazara, oramai di ex maggioranza.

Il fatto è che le aggregazioni civiche non hanno schieramenti e questa è la prima contraddizione. Evidente il civismo è fallito se si apre a forze politiche tradizionali responsabili di un logoramento del significato politico del nostro territorio. Sono profondamento deluso da questa amministrazione e non solo per le cose fatte o non fatte o progettate o demolite. Questi ultimi 2 anni sono stati i peggiori della storia della nostra città.

Cosa la delude sostanzialmente?

Non vedo più princìpi né valori. Hanno superato ogni limite non si sa più con chi parlare e non si capisce chi sia il vero referente della politica locale e non credo che tutti questi soggetti così diversi dal punto di vista ideologico, anche per quanto riguarda l’intendimento del territorio, possano dare risultati positivi.

Un giudizio severo.

Nessuno mai, in appena 18 mesi, era riuscito a demolire tante cose costruite. Si definisce un’amministrazione che guarda al futuro ma è immobile con la scusa della pandemia. E’ colpa della pandemia l’abbandono del centro storico e l’erbaccia che somiglia ad ortaggi e che cresce nei pavimenti che abbiamo restaurato?

Lei come pensa di aver lasciato la città?

Da tugurio l’ho trasformata in una città con servizi. Mazara non aveva neanche un depuratore, roba da Terzo Mondo. Abbiamo fatto la sopraelevata, risanato il centro storico, la spiaggia in città, eliminati in gran parte scarichi abusivi e aperto decine di manufatti chiusi da 50 o 60 anni. Abbiamo messo in moto il turismo. Con noi sono nati più di 400 B&B e altri alberghi sono stati costruiti. Bastava continuare su questa strada. Hanno interrotto tutti i progetti in itinere.

Insomma la sua vis è stata più che soppiantata, Cristaldi.

Civic Center

C’è uno stato di abbandono che non è giustificabile con la pandemia in corso. Penso al Complesso Archeologico” Filippo Corridoni”, alla galleria d’Arte Contemporanea “Santo Vassallo”, all’ex carcere diventato “Civic Center”, tutti luoghi abbandonati al punto che si rischia una denuncia per abbandono del patrimonio pubblico. Un altro esempio pessimo di questa amministrazione è il San Carlo, un albergo che era destinato ad accogliere i bambini extracomunitari non accompagnati. L’ho consegnato che era un albergo a 5 Stelle e nel giro di 2 anni sono riusciti persino a farsi revocare il contributo della Regione Siciliana. C’è una sorta di mediocrità che combatte e vince con la sufficienza ed una sorta di disprezzo delle istituzioni.

Mazara, dalle sue parole, non è solo marineria o porto.

L’agricoltura e la pesca, da sole, non bastano. Abbiamo immaginato un terzo polmone di sviluppo basato sul turismo e sulla Cultura. La Chiesa di Sant’Ignazio era chiusa da 120 anni e noi l’abbiamo riaperta. Sono tutte cose che avevano portato visitatori a Mazara e che parlavano di questa città come la più grande sorpresa dell’Italia Meridionale con foto pubblicate su riviste di afflato internazionale.

Non condivide la scelta del suo successore di introdurre in Giunta un assessore “vicino” a Toni Scilla assessore all’ARS, che potrebbe agevolare alcune opere in programma?

Mi permetto di sorridere. Dopo tanti anni in politica e alla mia età posso permettermelo.

Perché sorride, Cristaldi?

Non credo che un’integrazione con soggetti vicini a Toni Scilla possa cambiare le sorti di questa città né quella della Sicilia. Questa è una città decadente e decaduta. Pensi che la prima cosa che quest’amministrazione ha fatto, non appena si è insediata, è stata quella di revocare quanto era già stato impegnato per realizzare un grande acquario sul Lungomare.

L’acquario sul Lungomare è un progetto quantomeno “particolare”, presidente, fors’anche “simbolico”: dalla latrina all’acquario è un bel salto.

Certo che lo è e lo hanno cancellato perché dovevano farci i gabinetti pubblici. In realtà non hanno fatto neanche quelli. Niente acquario e niente gabinetti.

Restiamo in tema di città governata da lei per 10 anni. Accardo, ex sindaco dimissionario di Calatafimi Segesta, coinvolto nell’operazione antimafia “Ruina” alle scorse amministrative, l’ha battuta per un pugno di voti. Alle prossime elezioni lei si candiderà per la rivincita?

No, non penso proprio a ricandidarmi e neanche credo che le elezioni siano imminenti. Il Comune sarà sciolto per mafia e ci sarà un Commissario una Commissione Prefettizia che amministrerà questa città anche se quello che è accaduto non è stata una sorpresa.

Era prevedibile?

Io, in piena campagna elettorale, ebbi a dire che non mi stavo confrontando con il professore Accardo che tra l’altro conosco e che è stato un mio assessore.

Con chi si stava confrontando?

Antonino Accardo
Antonino Accardo

Con un ambiente perverso che avevo messo le mani sul territorio. Ora c’è da capire chi comanda in quella città, chi ha creato meccanismi tali che io davo per scontati e che avevo denunciato in campagna elettorale. E sono fin troppo generoso se mi fermo qui.

Ha intenzione di ricandidarsi a Mazara?

In politica nessuno può dire mai anche se io non ho voglia di ricandidarmi. Ho fatto tutto quello che c’era da fare e poi, per fare politica non è necessario candidarsi.

Lei è un grande osservatore, ci dica cosa ne pensa della situazione politica italiana. Le piace questo nuovo governo di Mario Draghi?

Spero che Draghi ce la faccia perché c’è da salvare l’Italia.

Il governo precedente invece non salvava la nostra nazione?

L’Italia aveva perso di credibilità a livello internazionale e non aveva il minimo potere contrattuale. Almeno Draghi parla 4 lingue e conosce il PIL e sa cos’è l’economia e una banca.

La Meloni le piace?

La conosco fin da ragazzina, è una brava persona ma non credo stia interpretando la destra che serve in questo momento in Italia. Fratelli d’ Italia non è ancora in grado di interpretare la destra che serve all’Italia.

Qual è la destra che serve all’Italia, secondo lei?

Quella che dovrebbe cercare di imporsi in Europa, essere protagonista, capace di indirizzare gli interessi dell’Unione verso il Mediterraneo.

Dove sono gli interessi per ora?

Verso il Centro Europa mentre a 2 passi di noi c’è un mondo che si sta svegliando e che potrebbe rappresentare per noi una ricchezza straordinaria, penso al Magreb ma anche al Medio Oriente. Una destra che non è capace di indirizzare gli interessi europei lì, non è una destra moderna.

Sta pensando ad una destra sovranista?

No, assolutamente, sto pensando all’internazionalismo semmai. Non credo nel sovranismo. Mi sembrano cose piccine, incapaci di vedere dove va il mondo.

Da uomo di destra che soluzione immagina per l’immigrazione?

Gli immigrati si bloccano con il partenariato con gli altri Paesi, con lo sviluppo, non con i contributi come ha fatto il centrosinistra.

Il centrosinistra dove ha sbagliato secondo lei?

A dare soldi: più soldi dai, più ne vogliono, più non concludono niente. Serve la cooperazione. Le industrie italiane, ad esempio, con la manodopera tunisina, potrebbero impiantare imprese agevolate fiscalmente per una agevole esportazione.

Che ne pensa di Matteo Salvini?

Con quello che c’è in giro può brillare ma non è espressione della parte migliore del nostro Paese. La nostra società è in decadenza ed essendo mediocre vota per i mediocri, spesso si ha paura della persona autorevole ed intelligente. Fino a qualche tempo fa, Salvini, con la bandiera italiana consigliava un utilizzo “particolare”  e ora è una forza nazionale, ne prendo atto. Solo gli idioti non cambiano mai idea ma essere preso per i fondelli non va bene per un ribelle come me.

Salvini, milanese e leghista, durante la campagna elettorale siciliana del 2018, prese un treno a Trapani e dimostrò che ci vogliono 6 ore per arrivare a Palermo.

Ma perché non ha preso l’autobus? Ci avrebbe impiegato tre quarti d’ora.

Credo che lo abbia fatto per dimostrare lo stato di lentezza della ferrovia….

Quello che va bene in Lombardia non è detto che vada bene in Sicilia. Qui dobbiamo fare cose semplici.

Per esempio?

Dobbiamo aggiustare le strade e puntare sul gommato. E’ ora di finirla con i passaggi a livello. A Mazara ce ne sono 28. Toglietela questa ferrovia, chi la vuole se la tenga. Sa cosa penso?

Dica.

Siamo la regione con più aeroporti al mondo e per arrivare da Mazara a Birgi, ci vuole un’ora. Che facciano la bretella e lascino stare la ferrovia.

La ferrovia rappresenta, nell’immaginario collettivo, la res pubblica e gli autobus potrebbero diventare monopolio gestito magari dalla criminalità organizzata.

E basta con questa storia di cosa nostra!. Non si faceva il casinò in Sicilia e cosa nostra ha comprato Saint Vincent, Trieste e Torino. A Milano non c’è un ristorante che non sia in mano alla ‘ndrangheta calabrese. La verità è che non hanno la cultura meridionalista, non capiscono che anche quel treno che impiega 6 ore da Trapani a Palermo, potrebbe diventare una ricchezza.

In che modo?

Questi treni potrebbero diventare dei musei , dei ristoranti e delle discoteche viaggianti. Vi si potrebbero allestire mostre, convegni, eventi, su quei treni. I passeggeri potrebbero mangiare e bere e visitare i luoghi meravigliosi della nostra terra. Partendo da Marsala per arrivare a Siracusa, potrei impiegarci 8 ore e nel frattempo partecipare ad una conferenza politica, collegarmi con il wifi, lavorare e guardare fuori dal finestrino Castellammare, Cefalù, ecc. Basta con quest’alta velocità. Basterebbe far funzionare quel che già abbiamo e mostrarlo con orgoglio. Siamo la regione più ricca di beni culturali al mondo, con paesaggi bellissimi. Sul treno potremmo festeggiare il centenario di Sciascia, fermarci nelle zone archeologiche, al Tempio di Segesta, inginocchiarci al parco di Lilibeo.

Dopo Meloni e Salvini non posso non chiederle cosa ne pensa di Renzi

Renzi ha fatto bene in una cosa.

In quale?

Nel vedere che quel governo era tutto improntato sul sussidio, sulla “solidarietà” che poi non si è rivelata tale. Agli incontri europei, l’Italia non era neanche invitata, Renzi ha fatto benissimo a far cadere il governo. Non condivido le sue origini né la sua proposta attuale, intendiamoci.

Lei ha nostalgia di Gianfranco Fini?

Non guardo mai al passato con nostalgia. Rimprovero a Fini l’aver perso la sua migliore occasione.

Qual era?

Poteva essere un po’ più umile e più rispettoso delle vicende interne di AN che avrebbe potuto essere oggi il punto di riferimento della politica italiana.

Quella destra moderna di cui lei parlava?

Sì, certo. Il fatto è che questi giganti parlano al mondo e poi comprano o vendono le case a Montecarlo. Un vero peccato.

Tiziana Sferruggia

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3 commenti

  1. Perso per un pugno di voti a Calatafimi ? 😂 600 voti di differenza a calatafimi non sono proprio un pugno di voti 😂. Che giornalismo servo che fate mentre Cristaldi ancora una volta quando non arriva all’uva inizia a dire che acerba, come a Mazzara e Campobello.
    Ma nei 10 anni di sua amministrazione questi poteri di cui parla non c’erano o erano dalla sua parte e allora andavano bene ?
    Che politicante

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  2. Chiedo scusa: “informazione serva” perchè? Si tratta di un’intervista: il personaggio è questo e Tiziana Sferruggia è anzi molto brava a farlo esprimere compiutamente. Spetta poi all’opinione pubblica farsi, appunto, un’opinione, ed esprimerla, se del caso. La mia, per esempio, è che Cristaldi sia veramente sfortunato: gli capita di lanciare la sua ennesima, incredibile, fatwa contro la ferrovia proprio nel giorno in cui tutti i sindaci del territorio si incontrano in video-conferenza per rilanciarla in forma di metropolitana inter-urbana: di un’infrastruttura del genere, in grado di mettere in rete 2 aeroporti, i 4 porti delle 4 principali città della Sicilia occidentale (Palermo, Marsala, Trapani, Mazara del Vallo) 3 delle più importanti aree archeologiche nazionali ( Selinunte, Mozia, Segesta ) e chissà quante cose mi scordo, il territorio ne ha bisogno come il pane. Ed in autobus da Trapani a Palermo ci vogliono 2 ore, non 3/4. Sempre che non ci sia un incidente in autostrada. Quanto all’acquario, non ci entrerebbe un tonno. Ma sono d’accordo che i gabinetti pubblici vanno ripristinati quanto prima. La sottostante ‘spiaggia in città”, merito di Cristaldi, ne necessiterebbe…

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  3. STATI UNITI DEL MEDITERRANEO
    con l’Italia leader
    Tutto il resto sarà decadenza

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