Parco eolico off shore al largo delle Egadi. Prime voci contrarie dal comparto pesca

redazione

Parco eolico off shore al largo delle Egadi. Prime voci contrarie dal comparto pesca

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martedì 09 Febbraio 2021 - 13:09

Un parco eolico off-shore galleggiante tra le isole Egadi e la Tunisia, che ambisce a diventare il più grande al mondo. Il progetto, presentato dall’azienda Renexia Spa, è incentrato su una richiesta di concessione demaniale marittima per 30 anni di una superficie complessiva pari a 18.505.195 mq e sull’installazione di 190 turbine eoliche ad asse orizzontale da 14,7 MW ciascuna, munite di fondazioni galleggianti e di tre cabine di trasformazione e conversione off-shore. Il punto più vicino alla costa del citato parco eolico sarebbe a 16 di miglia dall’isola di Marettimo.

Il progetto, pubblicato sul sito del Comune di Trapani, può essere visionato da tutti i cittadini. Chi lo ritenga opportuno, può presentare le proprie osservazioni entro 30 giorni.

Hanno espresso netta contrarietà al progetto AGCI-AGRITAL AGCI Pesca Sicilia.
“Questo parco rappresenta – sottolinea Giovanni Basciano, responsabile di AGCI Pesca Sicilia – un duro colpo per l’attività di pesca, sarebbe l’ennesimo danno a carico del settore produttivo cui viene già costantemente ridotto il mare disponibile per le proprie attività. Non si può continuare a dire che la pesca è una attività importante da difendere e nel contempo permettere che vengano sottratte le aree dove questa attività viene compiuta. Infatti, laddove non fosse noto, questa enorme area si trova in prossimità di aree pescosissime, i banchi Talbot e Skerki. Inoltre è facile prevedere che gli intensi traffici navali esistenti nello stretto tra Capo Bon e la Sicilia, verrebbero costretti a concentrarsi ai lati di quest’enorme concessione, rendendo ancora più difficili e pericolose le attività di pesca nell’area di mare compresa tra questa e la terraferma. Infine dall’area in concessione partirebbe un cavidotto che arriverebbe fuori Termini Imerese, sottraendo in questo modo ulteriori aree di pesca ai pescatori siciliani”.

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