Il governo ha deciso, dal 10 gennaio la Sicilia sarà zona arancione

redazione

Il governo ha deciso, dal 10 gennaio la Sicilia sarà zona arancione

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venerdì 08 Gennaio 2021 - 17:04

Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha predisposto l’ordinanza che nei prossimi giorni determinerà le misure di contenimento del contagio nelle regioni italiane. Da domenica 10 gennaio la Sicilia sarà zona arancione, così come Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Calabria. Dopo le indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico, era stato lo stesso presidente della Regione Nello Musumeci a chiedere per la Sicilia la zona arancione fino al 31 gennaio. Una soluzione che scongiura, almeno per il momento, il rischio della zona rossa, paventato ieri sera.

Nelle citate regioni torneranno a chiudere bar e ristoranti – restano consentiti l’asporto e la consegna a domicilio fino alle 22 – mentre rimangono aperti i negozi. Ci si potrà spostare dal proprio Comune solo in caso di necessità, motivi di lavoro o salute, documentati con l’apposita autocertificazione. Naturalmente, restano chiusi i teatri, le sale cinematografiche, le palestre.

Per quanto riguarda gli istituti scolastici, restano in DAD fino al 31 gennaio le scuole secondarie superiori, che secondo le indicazione dell’assessore regionale Roberto Lagalla dovranno ripartire in presenza dal 1° febbraio, almeno per il 50% degli studenti di ogni istituto (verosimilmente, dunque, le lezioni saranno effettuate con modalità mista DAD-presenza). Per quanto riguarda la primaria e la secondaria di primo grado, si procederà con la Dad dall’11 al 17 gennaio, mentre non è prevista alcuna sospensione per la scuola dell’infanzia.
Ai sindaci viene comunque data facoltà di emettere ordinanze comunali (purchè condivise con le Asp) qualora ritengano necessario sospendere la didattica in presenza.

«C’è un solo rimedio, purtroppo, per evitare l’ulteriore crescita dei contagi in Sicilia: adottare misure restrittive, tenendo conto anche delle indicazioni arrivate dal Comitato tecnico scientifico regionale».

Lo annuncia anche il presidente della Regione Nello Musumeci, dopo il confronto avuto con il governo centrale.

Ecco il riepilogo delle regole previste.

Controlli per chi arriva in Sicilia

Vengono mantenuti i controlli per i passeggeri in arrivo nell’Isola (registrazione obbligatorio sul sito dedicato e tampone rapido), così come la riduzione dei voli da e per la Sicilia.

Misure per gli esercizi commerciali

Previste misure di distanziamento interpersonale negli esercizi commerciali, con la previsione di screening per gli operatori. I sindaci hanno la facoltà di regolamentare l’accesso nelle zone commerciali per evitare gli assembramenti.

Sospensione attività didattiche

Prevista la sospensione delle attività didattiche in presenza fino al 16 gennaio per le scuole elementari e medie inferiori e fino al 30 gennaio per gli istituti superiori. Analoghe disposizioni potranno essere adottate da parte della Conferenza dei rettori. Prosegue normalmente, invece, l’attività in presenza per nidi, asili e scuole dell’infanzia.

«Sono certo – afferma Musumeci – che tornerà a prevalere la responsabilità collettiva. Sarebbe assurdo se per la indisciplina di una minoranza si dovessero pagare, ancora, costi sociali ed economici enormi. Una parte importante, come sempre, per garantire l’effettività di queste misure – conclude il presidente della Regione – è affidata alle Forze dell’ordine. Auspico pertanto che vi sia una maggiore presenza, con il ricorso a tutto il personale disponibile, anche delle associazioni di volontariato della Protezione civile regionale».

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