Parco eolico di fronte le coste marsalesi: Legambiente favorevole

redazione

Parco eolico di fronte le coste marsalesi: Legambiente favorevole

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sabato 14 Novembre 2020 - 07:00

Legambiente dice sì alla realizzazione di un parco eolico galleggiante davanti alla costa marsalese. Con una nota congiunta, il presidente nazionale dell’associazione ambientalista Stefano Ciafani, il presidente regionale Gianfranco Zanna e la referente locale Letizia Pipitone affermano: “La crisi climatica avanza e serve intervenire con urgenza. Per azzerare entro il 2040 le emissioni italiane di gas serra, serve una rivoluzione energetica in tutti i settori industriali, mentre per decarbonizzare la produzione di elettricità del nostro Paese sarà fondamentale promuovere l’efficienza, l’innovazione tecnologica e la diffusione di tutte le rinnovabili, a partire dal fotovoltaico e dall’eolico. In questo scenario nazionale è fondamentale il ruolo che giocherà la Sicilia con il suo rilevante irraggiamento solare e la forte presenza del vento. È per questo che la nostra associazione vede con favore la realizzazione del progetto del parco eolico offshore davanti alla costa trapanese”.

Il progetto in questione (di cui avevamo già scritto a giugno) è promosso dalla 7Seas Mead. Si tratterebbe del primo parco eolico galleggiante del Mediterraneo, composto da 25 pale da 10 MW l’una, per una capacità totale installata di 250 megawatt, a una distanza di circa 35 chilometri da Marsala, e dalle isole di Favignana e Marettimo, in direzione della Tunisia, in un tratto di mare con fondali profondi circa 300 metri. Il progetto, che comporta un investimento di 741 milioni di euro, è stato sviluppato dalla società danese Copenhagen Offshore Partners con il sostegno del fondo Copenhagen Infrastructure Partners, specializzato in grandi progetti di energia rinnovabile in tutto il mondo, ed è stato presentato prima dello scoppio della pandemia al ministero dell’Ambiente e al ministero delle Infrastrutture. La nuova tecnologia di eolico galleggiante viene ritenuta idonea ai tratti di mare profondi e si ritiene che non inciderà negativamente sulla visuale costiera, risultando impercettibile agli occhi dei residenti e dei turisti che nella stagione estiva affollano le coste della provincia di Trapani. Legambiente aveva già dato il proprio benestare, assieme a Wwf e Greenpeace a un progetto analogo che dovrebbe realizzarsi al largo della fascia costiera del Sulcis in Sardegna, su cui però hanno subito posto il veto la Regione Sardegna e i rappresentanti istituzionali di 7 Comuni della cost sud occidentale sarda, nonché Italia Nostra

“Con la diffusione delle rinnovabili – continua la nota di Legambiente – il nostro Paese si libererà dalla dittatura delle fonti fossili, che grava anche sul territorio siciliano dove circa il 70% dell’elettricità è prodotta bruciando fonti fossili in centrali termoelettriche. La Sicilia deve essere protagonista della rivoluzione energetica italiana, contribuendo a ridurre le emissioni di gas climalteranti e di inquinanti locali, creando posti di lavoro nella produzione e nell’istallazione della tecnologia, riconvertendo una parte delle attività dei cantieri navali per la predisposizione dei parchi eolici a mare. Sarà anche con la produzione di energia pulita che potremo contribuire a fermare lo spopolamento giovanile della nostra regione. Tutto questo deve avvenire nel pieno rispetto della legalità, contrastando nel modo più assoluto qualsiasi possibile infiltrazione criminale e mafiosa. E va fatto in modo rigoroso, nel rispetto anche di beni paesaggistici siciliani particolarmente significativi, condividendo le scelte col territorio interessato, per evitare contestazioni territoriale che non fanno altro che mantenere la dittatura delle fonti fossili. La Regione Siciliana in questo senso ha un ruolo centrale che non ha mai svolto finora e che sollecitiamo in questo momento storico fondamentale per vincere totalmente la sfida climatica”

Su questi temi Legambiente Sicilia organizza oggi, 13 novembre, dalle ore 9:30 il Forum QualEnergia Sicilia dal titolo “Obiettivi e tempi per affrontare l’emergenza climatica – Come rendere la transizione energetica un’opportunità per imprese e cittadini” che potrà essere visionato in streaming.

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