Arrivano anche i Ministri del Governo Conte a sostenere il sindaco Alberto Di Girolamo nella sua corsa al secondo mandato. Ieri all’Armony è stato il turno di Giuseppe Provenzano, titolare del Dicastero per il Sud, mentre oggi toccherà al Ministro per gli Affari regionali Boccia, che alle 16 sarà al Palace Hotel assieme al segretario regionali Anthony Barbagallo.
Già direttore dello Svimez, Provenzano ha sfoggiato la sua profonda conoscenza delle problematiche del Mezzogiorno e del profondo divario con il resto d’Italia. “La consapevolezza che ci deve accompagnare è che noi eravamo in crisi da prima che scoppiasse la pandemia”, ha affermato il giovane esponente dell’esecutivo, che proprio per questo rivendica le progettualità inserite all’interno del Piano per il Sud approvato prima del Covid, la fiscalità di vantaggio per il lavoro nelle regioni meridionali e le battaglie portate avanti in Europa per il Recovery Fund (“mentre la destra votava contro…”). Tuttavia, uno degli affondi più incisivi di Provenzano arriva su un tema che gli è da tempi non sospetti particolarmente caro, quello dell’emigrazione dal Meridione di tanti giovani che vanno poi ad arricchire con le proprie competenze e i propri talenti le regioni del Nord Italia: “E’ la nostra vera emergenza nazionale. I giovani del Sud vanno via perchè non vedono un processo di cambiamento a 10, 20, 30 anni”. Sotto accusa tutta la classe dirigente: la destra di Salvini, a cui “non interessa niente dello sviluppo del Sud”, ma anche i politici meridionali che hanno barattato l’arretratezza collettiva “in cambio di vantaggi personali, mentre gli altri portavano a casa investimenti importanti sulle infrastrutture”. Da qui poi l’assist a Di Girolamo, considerato un interlocutore credibile per le opportunità progettuali che si prospettano nell’immediato futuro: “Si presenta con le carte in regola per il lavoro fatto in questi anni. Occorre chiudere per sempre con la stagione del trasformismo. Marsala non deve tornare indietro ma deve andare avanti”.
In apertura, prima della presentazione dei quattro assessori designati (Rosalba Mezzapelle, Luana Alagna, Linda Licari e Nicola Fici) Alberto Di Girolamo aveva nuovamente sfoderato i temi centrali della sua campagna elettorale, rivendicando il lavoro compiuto per modernizzare la città attraverso i fondi europei (autobus, scuole, asili, piste ciclabili…), l’incremento della raccolta differenziata e il lavoro sulla mobilità che resta al centro del programma presentato ai cittadini per i prossimi cinque anni per migliorare i collegamenti tra Marsala e il resto della Sicilia. Ma Di Girolamo è tornato anche all’attacco della coalizione di Grillo (“Con noi la città sarà più vicina all’Europa, con loro al Medioevo”) e agli ex alleati: “Due nostri consiglieri (Oreste Alagna e Arturo Galfano, ndr) adesso sono nella giunta designata da Grillo, magari avrebbero voluto fare gli assessori con noi…”. Particolarmente duro l’attacco all’assessore regionale alla Sanità Razza, definito “un incapace” e anche a Salvatore Ombra, nei cui riguardi Di Girolamo si è lanciato in un affondo che ha poi alimentato una serrata polemica anche sui social: “Il presidente di Airgest non dovrebbe fare politica. Altrimenti, quando ci verrà a chiedere i soldi per l’aeroporto ci penseremo due volte…”.
UN MANAGER DEVE FARE SOLO IL MANAGER.Alberto Di Girolamo ha detto che essendo Ombra ,adesso, a capo dell’Airgest del V.zo Florio, deve fare solo il manager e invece ha accettato di fare il supporter degli assessori del centrodestra, se vince il centrodestra, facendo, adesso, campagna elettorale attiva.Cav.Ing.Gaspare Barraco.Marsala.