«La spazzatura a Marsala è sconvolgente,da rivedere contratto di servizio»: tour fra le discariche abusive con l’On. Trizzino dei Cinquestelle

Tiziana Sferruggia

«La spazzatura a Marsala è sconvolgente,da rivedere contratto di servizio»: tour fra le discariche abusive con l’On. Trizzino dei Cinquestelle

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domenica 13 Settembre 2020 - 08:04

Tempo fa, durante un incontro con un sindaco del Centro Nord, venne fuori un fatto simpatico. Nel suo Comune, c’era chi rubava la spazzatura del vicino di casa per guadagnare denaro. La città era così pulita perchè, pur di ricevere un bonus, non esitavano ad aprire i sacchetti degli altri: inutile dire che la città era pulitissima, nessun abbandono per strada di rifiuti. Il bello è che il sindaco si lamentava del fatto che alcuni cittadini fossero “danneggiati” dal troppo zelo di alcuni. Pazzesco! Da noi, questo è impensabile“.

Una città pulita grazie alla partecipazione attiva dei cittadini che si sentono parte in causa, arringati da un premio oppure da uno sviluppatissimo senso civico è, da noi, un sogno. Da noi, semmai, si assiste al fenomeno della “discarica abusiva diffusa”, un incivile e collaudato sistema che ha imbruttito un territorio e lo ha reso sporco, respingente, sia per turisti che per gli autoctoni, nonostante la sua naturale bellezza. Il tour fra la sporcizia disseminata in ogni strada, cespuglio ed anfratto e l’inquinamento del fiume Sossio, hanno “sconvolto” il pentastellato deputato regionale Giampiero Trizzino che fa parte della Commissione Ambiente all’ARS in visita nella nostra città. Fra consigli e divertenti aneddoti, la testimonianza del deputato attivista, consulente ambientale ed avvocato.

Onorevole Trizzino, lei ha fatto un bel giro per la città accompagnato dal candidato sindaco Aldo Rodriquez e da altri aspiranti consiglieri. Lei è un ambientalista, cosa ne pensa di Marsala?

Siamo tutti abituati a vedere immagini di tramonti spettacolari, saline meravigliose e foto di Marsala che sono cartoline. Sappiamo che esistono Cantine storiche ma io, ad esempio non sapevo che di fronte una di queste ci fosse una discarica a cielo aperto. In molte zone di Marsala ci sono rifiuti ovunque e questo mi lascia perplesso”.

Oltre alle discariche sparpagliate su tutto il territorio, cosa lo ha colpito?

“Sono stato alla Sarco e sono rimasto positivamente sorpreso. Riceve vetro e materiale ferroso da tutta la Sicilia e il prodotto finito è davvero di ottima qualità. Questo è un vanto in una Sicilia in cui si parla sempre di raccolta differenziata non ottimale e di rifiuti gestiti male. Per non parlare delle condizioni del fiume Sossio. Questo mi ha molto impressionato”.

Cosa non funziona, secondo lei, a Marsala, sulla raccolta differenziata?

Marsala, sulla carta, è un Comune riciclone ma nell’atto pratico, all’aumento della raccolta differenziata si assiste anche all’aumento delle discariche abusive. E’ comunque un fatto endemico, presente in molti Comuni che si vantano di avere una percentuale alta di differenziata ed invece la città è sporca e le campagne sono piene di spazzatura”.

Perchè, secondo lei?

“La raccolta differenziata, se non la spieghi, sarà fatta da pochi virtuosi e da tanti che non la metteranno in pratica mai. Questo fa sì che un Comune, ad esempio, dichiari il 65% di raccolta differenziata ma abbia il 35% disseminato nel territorio.

Dunque è colpa dei cittadini non sufficientemente informati?

“I cittadini spesso non vengono controllati nè multati. L’educazione al riciclo è importantissima. La differenziata va fatta non perchè hai sconti sulla Tari nè perchè è obbligatoria ma perchè è bello tenere pulita la città. Non si può imporre, ecco perchè le dico che è questione di educazione. Alla Sarco, ad esempio, si potrebbero portare le scolaresche e far vedere tutto il processo del riciclo.

Nella raccolta della spazzatura, secondo lei, cosa potrebbe essere migliorato?

Credo che andrebbe rivisto il contratto di servizio e valutare se continuare con l’azienda che attualmente ha affidata la raccolta dei rifiuti o trovarne un’altra. Calcoli che nei contratti c’è un obbligo di spazzamento delle strade e se questo non viene eseguito, si può contestare.

Marsala, che lei sappia, ha un contratto di servizio diverso da quello che magari stipulano altri Comuni?

I contratti sono quasi tutti standard. Non credo che Marsala sia un caso a sè.

Questi contratti prevedono la rimozione del classico sacchetto ” ben riciclato e conforme” ed anche lo spazzamento di tutta la sozzura limitrofa che fa da tappeto ai mastelli?

Sì. I contratti prevedono la raccolta del sacchetto ma anche lo spazzamento delle strade e prevedono anche l’applicazione di penali se il tutto non viene eseguito come pattuito.

Rivalersi, dunque, è possibile, ma come?

Prima si avvisa e poi eventualmente, se non si è presi in considerazione, si prosegue con la rescissione del contratto stesso. Lo dico da avvocato.

Lei cosa farebbe?

Dopo la terza intimazione, anche avvalendosi di un’ Ordinanza urgente e contingibile prevista dall’Art. 191 del Codice dell’Ambiente che permette di prendere delle ruspe, pagarle in extra, con il bilancio comunale, pur di pulire le zone infestate dalla spazzatura, si può dire all’azienda: qui adesso è tutto pulito, se tu azienda non sorvegli questa situazione, io ti rescindo il contratto. Non ha senso lasciare il sacchetto se non è perfettamente “differenziato” e poi non sorvegliare sulla spazzatura abbandonata ovunque.

In sintesi più controlli e più educazione ambientale, Trizzino?

Sì, e ovviamente, se ci sono telecamere installate per sorvegliare, sbobinarle per risalire a chi abbandona i rifiuti. Un sindaco, se vuole, ha tanti mezzi a disposizione. Può avvalersi della “crisi sanitaria” e ci sono tanti contesti anche in cui può essere dichiarata. Poi, anche con ordinanze, può far valere alcuni provvedimenti più restrittivi. Un sindaco, se vuole, può.

Lei poco fa ha parlato del fiume Sossio. Cosa l’ha colpita maggiormente?

E’ un luogo molto bello, adatto a fare trekking ma adesso è un luogo pericoloso per la salute. Sull’alveo c’è di tutto, frigoriferi, spazzatura, plastica e questo vuol dire inquinamento delle falde acquifere, un danno per la salute di tutti.

Fiume Sossio

Lei ha parlato di controlli e anche di multe ma, ad esempio, puntare sulla premialità del cittadino che raccoglie esso stesso il vetro o la plastica e che magari si vede accreditare un bonus per questo, non le sembra una buona idea?

La premialità è prevista dalla lettura del codice a barre del mastello e noi Cinquestelle, anche a livello nazionale, abbiamo sempre puntato sulla tariffa puntuale dei rifiuti ( sistema di calcolo della TARI legato alla reale produzione di rifiuti. Non si basa solo sul metodo presuntivo e sul criterio dei metri quadrati dell’immobile, ma anche su quanti rifiuti sono prodotti e differenziati ndr). Esiste anche l’Eco Bank, metti le bottiglie e ottieni denaro. Tempo fa, durante un incontro con un sindaco del Centro Nord, venne fuori un fatto simpatico. Nel suo Comune, c’era chi rubava la spazzatura del vicino di casa per accumulare bonus. La città era così pulita perchè pur di guadagnare, non esitavano ad aprire i sacchetti degli altri : inutile dire che la città era pulitissima, nessun abbandono per strada di rifiuti. Il bello è che il sindaco si lamentava del fatto che alcuni cittadini erano “danneggiati” dal troppo zelo di alcuni. Pazzesco, da noi, questo è impensabile.

Consigli al candidato sindaco Aldo Rodriquez?

Un sindaco virtuoso deve almeno aprire 2 CCR dove il cittadino può portare rifiuti ingombranti. Aldo Rodriquez dovrebbe farlo.

Aldo Rodriquez alla Sarco

Tiziana Sferruggia

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