Gibellina: all’Anfiteatro di Quaroni in scena il “pirandelliano” Lo Verso

redazione

Gibellina: all’Anfiteatro di Quaroni in scena il “pirandelliano” Lo Verso

Condividi su:

lunedì 10 Agosto 2020 - 10:38

Mercoledì 12 agosto, ore 21, presso l’anfiteatro esterno della chiesa madre di Gibellina, è di scena “Uno, nessuno, centomila” con l’attore Enrico Lo Verso e l’adattamento e la regia di Alessandra Pizzi. Lo spettacolo è stato vincitore del “Premio Delia Cajelli 2018”, nell’ambito della Seconda edizione delle Giornate pirandelliane e del “Premio Franco Enriquez 2017” per la migliore interpretazione e la migliore regia. «In questo riadattamento del testo reso in forma di monologo, lo spettacolo diventa il presupposto per un teatro che “informa”, che supera la funzione dell’intrattenimento e diventa pretesto, occasione, spunto per la conoscenza», spiega la regista Alessandra Pizzi. «La messa in scena – spiega ancora la Pizzi – è come una seduta psicoterapeutica: tutti ne sono attratti, ma in pochi sono consapevoli degli scenari che possono profilarsi».

Anfiteatro Quaroni

Il Vitangelo Moscarda interpretato da Lo Verso diventa “uomo senza tempo”: uomo di oggi, di ieri, di domani, ed il testo diventa critica di una società che oggi, come cento anni fa, tende alla partecipazione di massa a svantaggio della specificità dell’individuo. Ma la sua è una critica volta ad un finale positivo, la scoperta per ognuno di essere se stessi, dentro la propria bellezza. «A Gibellina l’arte e cultura non si fermano – dice l’assessore comunale alla cultura, Tanino Bonifacio – siamo, infatti, onorati di ospitare il capolavoro teatrale per eccellenza di Luigi Pirandello “Uno, nessuno e centomila”, interpretato dallo straordinario talento artistico di Enrico Lo Verso». I biglietti d’ingresso allo spettacolo (19-22 euro) sono disponibili online su www.ciaotickets.com e/o presso “Moma Cafè”, via Indipendenza Siciliana, 1, Gibellina. Info: 3279097113.

Condividi su:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Commenta