Associazione parrucchieri e estetiste con CNA scrivono al sindaco di Marsala: “Più cotrolli nel settore”

redazione

Associazione parrucchieri e estetiste con CNA scrivono al sindaco di Marsala: “Più cotrolli nel settore”

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lunedì 30 Marzo 2020 - 15:01

L’associazione Ass.P.e.r. che riunisce parrucchieri ed estetiste a Marsala, assieme alla CNA – Confederazione Nazionale Artigiani – scrive una lettera al sindaco Alberto Di Girolamo chiedendo maggiori controlli nel settore, per il timore fondato dell’abusivismo dell’attività che continua preso i domicili:

Egregio sig.sindaco, l’Ass.P.e.r. (parrucchiere estetiste riunite) e la CNA sono rammaricato di dover rendere noto,in un momento così difficile e doloroso per la nostra comunità, un fenomeno di abusivismo di queste professioni che si verifica sia presso il domicilio dei soggetti abusivi sia andando a casa dei cittadini che richiedono tale servizio. Ci rendiamo conto che le priorità delle Istituzioni e delle Forze dell’ordine siano altre, ma noi oltre ad essere cittadini siamo lavoratori con scadenze, oneri e doveri da rispettare. Rispettando i decreti del Governo, e ancor prima della loro emanazione, per tutelare la salute dei nostri clienti abbiamo chiuso le nostre attività. Pertanto riteniamo grave che parrucchiere ed estetiste abusive continuano ad esercitare presso la propria abitazione o quella dei loro clienti.Non solo implementando il lavoro nero dilagante nel nostro territorio ma soprattutto non rispettando le attuali restrizioni. Basta guardare sui social per rendersi conto di come queste persone si facciano pubblicità per il loro lavoro. Sicuramente non è il momento di affrontare il tema del lavoro sommerso, ma è il momento di intervenire sul mancato rispetto delle attuali restrizioni, considerato che la “depilazione o la messa in piega” non solo non sono esigenze essenziali ma soprattutto vengono svolte a stretto contatto. Le chiediamo, pertanto, di svolgere i dovuti controlli per la tutela non solo della nostra professione ma soprattutto della salute della nostra comunità”.

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