Primi provvedimenti su bollette luce, acqua e gas, parla Arera. Ma restano i dubbi degli utenti

redazione

Primi provvedimenti su bollette luce, acqua e gas, parla Arera. Ma restano i dubbi degli utenti

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venerdì 13 Marzo 2020 - 11:35

Arrivano i primi provvedimenti in materia di bollette di energia elettrica, gas e sistema idrico. A renderlo noto è l’ARERA – Autorità che regolamenta i settori – attraverso un comunicato stampa rilasciato ieri di cui si attendono le delibere.

Tale provvedimento riguarda le sospensioni per morosità o riduzioni di potenza che consumatori privati e aziende possono avere ricevuto in questi giorni. Difatti tutti le sospensioni riguardo a delle fatture non pagate o riduzioni di potenza avvenute dal 10 marzo momentaneamente sono sospese e qualora ci fossero già state, il fornitore di turno dovrà riattivare o ripotenziare l’utenza interessata e riprendere le proprie attività di recupero crediti dopo il 3 aprile con relative costituzione in mora (che dà al consumatore un ulteriore tempistica di pagamento di ulteriori 15 giorni circa), in modo da poter fronteggiare al meglio questo momento di difficoltà comune.

A renderlo noto è Giovanni Riccobono dell’Associazione Alleanza e Tutela Consumatori, associazione no-profit con 13 sedi Sicilia, che come servizio ha anche quello dello sportello energia, sportello a supporto dei cittadini in difficoltà con le tematiche energetiche. Riccobono sottolinea come tale provvedimento è vero che una parte aiuterà chi è realmente in difficoltà, ma non è da escludere che dall’altra parte favorirà quei furbetti che continuano ad applicare la cosiddetta prassi del “turismo energetico” ovvero il cambio continuo di fornitore alfine di non pagare le bollette.

Oggi questa pratica, nonostante tutte le limitazioni che l’Autorità ha fissato, e ancora diffusa e va a penalizzare quelle aziende, che nonostante per molti non siano viste di buon occhio, si tratta di cittadini, imprenditori, come qualsiasi altra attività.

Lo sportello energia dell’Associazione resta disponibile anche in questo periodo di quarantena forzata, predisponendo la chiusura al pubblico ma restando a disposizione per chi dovesse avere bisogno, anche in merito degli ultimi aggiornamenti dell’ARERA. Il recapito è 0923.1986617.

Il provvedimento però, lascia alcuni punti oscuri. In questo periodo, telelavoro a parte, gli utenti, ovvero i lavoratori dipendenti o a contratto licenziati e diversi lavoratori autonomi che hanno prodotto zero – così come tutti i negozianti che hanno dovuto chiudere le attività per l’emergenza Coronavirus, come faranno a pagare dopo il 3 aprile, mora compresa?

Arera chiarisce così il punto rilanciando nuovi aspetti: “Dal 3 aprile, salve ulteriori sospensioni, il fornitore interessato a disalimentare o ridurre la fornitura del cliente moroso dovrà riavviare le procedure e quindi a procedere nuovamente alla sua costituzione in mora – ribadiscono da Arera -. Si parla di una disponibilità cospicua, circa 1 miliardo di euro, con la quale viene istituito un vero e proprio tesoretto nella Cassa servizi energetici e ambientali per tutelare i consumatori. Tali importi dovranno però poi essere restituiti. Comunque riconsidereremo i termini previsti dalla legge per l’approvazione anche delle tariffe dei rifiuti (TARI) per l’anno in corso. Si parla in questo caso di slittare tutto al 30 giugno anzichè pagare la prima rata al 30 aprile come al momento previsto”.

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